Di tempo ne è rimasto poco. Anzi, pochissimo. In meno di un mese la Grecia rischia di ritrovarsi senza neppure un euro in cassa. E di dover quindi alzare la bandiera bianca del default. «Anche se con difficoltà - rivelano alcune fonti - Atene potrà continuare a farcela fino al 20 aprile, usando i prestiti a breve delle aziende pubbliche». Poi sarà il buio, se non arriverà l'intesa con l'Eurogruppo.
La gravità della situazione costringe il premier ellenico, Alexis Tsipras, ad accelerare il passo. Lunedì prossimo sarà presentata la lista delle riforme, proprio allo scopo di scongiurare una crisi di liquidità letale. La speranza è che non venga considerata ancora una volta irricevibile dai ministri delle Finanze dell'Eurozona, e che venerdì 27 possa essere convocato un vertice per lo sblocco degli aiuti. Dopo il faccia a faccia di martedì con la cancelliera Angela Merkel, ieri Tsipras è rimasto in Germania, dove ha incontrato i leader dell'opposizione, ai quali avrebbe confidato di voler evitare un terzo piano di salvataggio. Il problema riguarda tuttavia la scaletta che compone il pacchetto delle sette riforme: se l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 67 anni e il previsto ritocco dell'Iva potrebbero non incontrare alcuna resistenza da parte dei Paesi creditori, è verosimile che qualcuno storca il naso di fronte alle misure generiche di contrasto all'evasione fiscale finora presentate e contesti quanto è stato fatto (meglio: non fatto) in materia di privatizzazioni. Dal processo di dismissioni era atteso un introito di quattro miliardi quest'anno, vitale per alleggerire il peso del debito. Poi il governo ha bloccato tutto, salvo ventilare successivamente la possibilità di riavviare le cessioni. Di certo, tuttavia, non vi è nulla anche se il quotidiano Kathimerini riferisce che Tsipras si appresta a portare Russia e Cina al tavolo dei negoziati per la privatizzazione del porto del Pireo e di quello di Salonicco e per discutere di ferrovie. «Il tempo stringe», si è limitata a dire ieri la Merkel, mentre dalla Bce potrebbe arrivare un giro di vite: Mario Draghi intenderebbe rendere illegali ulteriori acquisti di bond greci a breve termine da parte delle banche elleniche.
Anche se la situazione resta critica, le Borse scommettono sul raggiungimento di un'intesa. Complici anche i buoni dati sulla manifattura nell'Eurozona, Milano ha messo a segno un progresso dell'1,2%, Francoforte dello 0,9%, Parigi dello 0,67% e Madrid dell'1,28%. L'euro, dopo una puntata sopra 1,10 dollari, ha chiuso in rialzo a 1,0914.
La soluzione-tampone potrebbe essere trovata utilizzando gli 1,2 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche elleniche restituiti per errore dalle autorità di Atene. Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, si sarebbe già attivato con il board del fondo salvastati Efsf per capire se sia possibile procedere in questa direzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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