Il gruppo Coin porta in Borsa i negozi Ovs

Il Gruppo Coin torna in Borsa dopo il delisting del 2011. Ieri la società ha annunciato ufficialmente di aver dato mandato a Lazard per l'ipo che, ha detto l'ad Stefano Beraldo, potrebbe avvenire entro fine anno con un flottante di almeno il 30%. A quotarsi però non sarà tutto il gruppo ma solo la catena Ovs, che rappresenta ormai il 95% del fatturato di Coin.
«Al momento riteniamo largamente probabile che il collocamento avvenga tramite una Ops (Offerta Pubblica di Sottoscrizione, ndr)»- ha spiegato Beraldo. Questo implica che non vi sarà vendita di azioni da parte degli attuali azionisti, ossia il fondo di private equity Bc Partners. Prima dello sbarco in Borsa, entro fine 2014, saranno tuttavia necessari dei passaggi intermedi, come lo spin off, da effettuare entro settembre, di Ovs. In vista della quotazione poi Ovs ingloberà anche i punti vendita Upim. Al momento però non è stato ancora deciso come verrà redistribuito il debito tra le due entità. «Per Ovs riteniamo equilibrato un rapporto tra debito netto ed ebitda pari a 2-2,5 volte» - ha aggiunto Beraldo. Ovs, lo scorso anno, ha fatturato poco meno di un miliardo di euro e un ebitda intorno ai 136 milioni.
Nei piani della catena di abbigliamento vi è l'apertura, nel corso del 2014, di 80 nuovi negozi in Italia e 40 all'estero che vanno ad aggiungersi ai 546 esistenti.

Venti saranno grandi negozi, come quello inaugurato ieri nel centro di Milano, che prevede anche una partnership con Google per nuovi servizi tecnologici, mentre 60 saranno dedicati ai bambini, un settore dove Ovs spinge molto. Tra le buone notizie anche l'assunzione di circa 400 persone per i nuovi negozi.

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