La Guardia di finanza a Google: "Pagate 300 milioni"

Inchiesta della procura di Milano. Dal 2008 al 2013 Google Italia non avrebbe versato imposte per 800 milioni. Ma il colosso replica: "Rispettiamo le leggi"

La Guardia di finanza a Google: "Pagate 300 milioni"

Niente accordo tra Google e fisco italiano. Lo aveva anticipato ieri il Financial Times, chiarendo che il colosso americano dei motori di ricerca non ha raggiunto l'accordo né con l'Italia né con la Francia, a differenza di quanto avvenuto con la Gran Bretagna, con cui ha patteggiato. Ora, come rivela Repubblica, si apprende che la procura di Milano e la Guardia di finanza oggi presentano il conto a Google. Un conto abbastanza salato, tenendo conto che dal 2008 al 2013 Google avrebbe evaso circa 800 milioni di euro. Questo importo figura nel "processo verbale di accertamento" che le Fiamme gialle notificano oggi ai manager italiani del colosso di Mountain View.

A nulla sono valsi i tentativi di mediazione tra le parti, con accordi trapelati ma mai veramente raggiunti: poche settimane fa si era parlato di 150-200 milioni di euro che Google avrebbe accettato di pagare. Ora il conto da pagare dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni. Ma se il gruppo americano dovesse accettare, obtorto collo, di sedersi al tavolo, alla fine potrebbe cavarsela con una cifra compresa tra i 220 e i 270 milioni. Ovvio che andando avanti nel contenzioso senza cedimenti, tra penali e interessi la cifra inevitabilmentre è destinata a lievitare.

In attesa di conoscere le prossime mosse di Google, si apprende che va avanti sia il contenzioso penale (al momento non ci sono indagati) sia quello amministrativo con l'agenzia delle Entrate. L'atto formale che la Guardia di finanza ha notificato ad Apple, su ordine della procura, non conclude ma anzi dà inizio alla battaglia legale vera e propria. Si è arrivati alla somma di circa trecento milioni sulla base di questo calcolo: un terzo sarebbe "l'imponibile sottratto a tassazione", due terzi "ritenute non operate".

La replica di Google Italia non si è fatta attendere: "Google rispetta le normative fiscali in tutti i Paesi in cui opera. Continuiamo a lavorare con le autorità competenti".

Antritrust Ue pronto a esaminare accordo con Londra

La commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager ha fatto sapere di essere pronta a esaminare l’accordo raggiunto da Google con l’amministrazione fiscale britannica sul pagamento degli arretrati.

"Se riteniamo che ci sia un motivo di preoccupazione, se qualcuno ci scrive e dice che le cose non stanno come dovrebbero, allora daremo un’occhiata", ha detto intervistata dalla Bbc. Il portavoce dell’Antitrust Ue ha detto che Vestager "ha ricevuto una lettera del partito nazionale scozzese sull’argomento e che l’analizzerà".

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