Il presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti (nella foto), benedice sia la permanenza dell'amico Giovanni Bazoli al vertice di Intesa Sanpaolo sia l'investimento che ha portato la Cassa Depositi & Prestiti, di cui le fondazioni sono azioniste, a un soffio dal 10% di Tim.
L'investimento in Tim non è «pericoloso», mentre lo sarebbe stato e quindi «da non fare» quello «in Alitalia o in altre operazioni sulle quali la parte pubblica ha tentato di far intervenire Cdp». Ma i vertici della Cassa «con il pieno nostro consenso, si sono rifiutati di intervenire», ha spiegato il presidente di Acri e Fondazione Cariplo.
Quanto invece a Intesa, Bazoli si «merita la carica di presidente emerito». È «molto importante che l'esperienza maturata in questi anni venga mantenuta, addirittura con una norma dello Statuto». Bazoli, ha proseguito Guzzetti, «ha grandi meriti» e i cinque presidenti delle Fondazioni azioniste riunite nel Patto di consultazione di Intesa «hanno espresso un forte convincimento» che debba continuare in questa attività.
Lo stesso Guzzetti esclude da subito, invece, un ruolo analogo per sè alla Fondazione Cariplo: «Sono contrario
a prevedere presidenti emeriti o onorari» in Cariplo, perché «quando uno ha finito la sua esperienza deve lasciare pieno campo al nuovo presidente» e al nuovo vertice. «Presidenti emeriti e dintorni non sono» nel mio Dna.
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