Maddalena CameraA Shenzen, nel cuore produttivo della Cina, le fabbriche e gli uffici di Huawei occupano la superficie di una media città europea. Sono già parecchi anni che il gigante tecnologico degli apparati di rete e smartphone macina bilanci in grande attivo. A trainare le performance, nel 2015, sono state le vendite record di smartphone. Lo scorso anno la società ha venduto oltre 100 milioni di pezzi prendendo a modello il produttore di maggior successo: Apple. Huawei infatti ha lasciato la produzione di smartphone a basso prezzo per concentrarsi sui modelli premium. Con il risultato di vedere i profitti superare i 20 miliardi di dollari nel 2015, un incremento di quasi il 70% rispetto al 2014. La società cinese ha venduto dunque il 44% di smartphone in più riducendo la distanza dai competitor piazzandosi, con il 9,7% di quota di mercato, direttamente alle spalle di Samsung, che detiene il 28,3% e Apple, 11,6%. Huawei punta molto sull'ultimo nato, il Mate 8, che è stato presentato in questi giorni al Ces di Las Vegas, la maggiore fiera del settore hi-tech e tlc. Uno smartphone stiloso e ultraleggero che pare possa reggere il confronto con l'iPhone 6s costando però circa 599 euro ossia meno degli oltre 700 euro del prodotto Apple. Tra i punti di forza del Mate 8 una batteria che si ricarica completamente in 30 minuti. Huawei però non si accontenta e ora, secondo quando riportato da un quotidiano tedesco, vuole diventare il leader mondiale del settore nei prossimi 3-4 anni. «Ce la faremo - ha detto Richard Yu, il numero tre dell'azienda cinese responsabile del settore smartphone -, diventeremo prima numero due e poi numero uno in poco tempo. Saremo leader mondiali, probabilmente in 3-4 anni». Forse una scelta obbligata in quanto la società, pur essendo un importante produttore di apparati di rete, ossia delle tecnologia che permettono la realizzazione delle reti di tlc fisse e mobili in questo settore ha incontrato un problema. Accusata di spionaggio non può vendere i suoi router negli Usa procludendosi così un mercato molto importante. I suoi prodotti sono comunque utilizzati da circa 45 operatori di tlc nel mondo e sono presenti in 140 paesi. Huawei ha circa 150mila dipendenti ed è presente anche in Italia con circa mille persone e un centro ricerca & sviluppo all'attivo. Nel 2014 la società, il cui primo mercato è ovviamente la Cina, ha celebrato il primo milione di smartphone venduti in Italia.
Tra gli utilizzatori anche i giocatori del Milan, dato che Huawei è tra i premium sponsor della società rossonera dal 2013. E mentre i cinesi raccontano strategie di espansione Apple ha ridotto la produzione di iPhone 6S del 30%, per ridurre le giacenze di magazzino e in vista dell'arrivo del nuovo modello «7».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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