I fondi corrono a maggio Raccolta a 16 miliardi

Sedici miliardi e mezzo. A tanto ammonta la raccolta netta a maggio dell'industria italiana del risparmio gestito che, con questi flussi, ha portato a 87,7 miliardi il bottino complessivo da inizio anno. Il patrimonio totale in gestione ha quindi stabilito il nuovo record assoluto a 1.742 miliari. La torta è ora suddivisa quasi a metà tra le gestioni di portafoglio (retail e istituzionali) che totalizzano 906,8 miliardi (52,1% del totale) e le gestioni collettive (fondi aperti e chiusi), i cui asset in gestione erano a fine maggio 835,1 miliardi (47,9%).

Nel quinto mese dell'anno, i fondi aperti hanno continuato a fare la parte del leone con 11,6 miliardi di nuove sottoscrizioni, precedendo sia i flussi a favore delle gestioni patrimoniali retail (2,3 miliardi) sia quelli indirizzati agli istituzionali (2,6 miliardi). Per quanto riguarda invece le preferenze in fatto di categorie di fondi, i flessibili (6 miliardi) restano i più gettonati in virtù anche del fatto che la stragrande maggioranza di nuovi prodotti (multi asset, con data di scadenza precisa, a capitale protetto, a strategia non tradizionale) rientrano in questa categoria. La novità del mense è il ritorno di fiamma dei monetari (2 miliardi) dopo alcuni mesi di raccolta negativa. In attivo anche le nuove adesioni ai fondi obbligazionari (1,7 miliardi), ai bilanciati (1,2 miliardi) e agli azionari (537 milioni). A fine maggio, gli obbligazionari mantengono il primato assoluto della quota di mercato (43,2%), seguiti da flessibili (23,5%), azionari (21,6%), bilanciati (7,2%) e monetari (3,6%).

Infine, uno sguardo alla sfida tra fondi di diritto italiano (3 miliardi di raccolta netta) ed esteri (8,6 miliardi): con i dati di maggio, i prodotti esteri hanno superato i 44 miliardi di flussi in ingresso da inizio anno, portando il totale in gestione a 554 miliardi (70,5% del totale), mentre quelli di diritto italiano hanno superato i 17 miliardi dal primo gennaio a fine maggio, con un totale in gestione pari a 232,4 miliardi (29,5%).