L'inchiesta sulla vecchia Fondiaria Sai resta a Torino e i Ligresti in carcere. Il tribunale del Riesame del capoluogo piemontese ha respinto i ricorsi presentati da Salvatore Ligresti e da sua figlia Jonella, agli arresti da metà luglio nell'ambito dell'inchiesta della procura torinese, nonchè la richiesta di scarcerazione presentata dagli ex-manager Emanuele Erbetta e Antonio Talarico. Respinta anche la richiesta di trasferimento dell'inchiesta a Milano per competenza territoriale, presentata dai legali dei Ligresti nei giorni scorsi.
Salvatore Ligresti e Talarico resteranno quindi agli arresti domiciliari, Jonella ed Erbetta in carcere. Ma la difesa dell'ingegnere di Paternò annuncia il ricorso in Cassazione: posizione simile anche per i legali di Jonella. Non avevano fatto ricorso al Riesame invece Giulia Ligresti - attualmente in carcere - e l'ex ad Fausto Marchionni, che si trova ai domiciliari. La settima ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Torino Silvia Salvadori era a carico di Paolo Ligresti, terzo figlio dell'ingegnere di Paternò, ma non è stato possibile eseguirla, in quanto l'uomo è diventato cittadino svizzero nelle scorse settimane.
Le accuse nei confronti degli indagati sono di falso in bilancio, aggravato dal danno ai risparmiatori, e manipolazione del mercato. In particolare, a essere contestato è il bilancio 2010 di Fondiaria Sai, nel quale ci sarebbero «falsità e omissioni pari a non meno di 538 milioni di euro», come indicato dal Gip.
Contestualmente alla richiesta di attenuazione delle misure cautelari, le difese di Salvatore e Jonella Ligresti avevano sollevato anche la questione di incompetenza territoriale, sostenendo che l'inchiesta dovesse essere trasferita da Torino a Milano. La domanda si basava sul fatto che, secondo l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, per il reato di manipolazione del mercato è competente Milano, in quanto sede della Borsa (dove sono quotati i titoli Fondiaria Sai) e che essendo il reato più grave, attraeva anche quello di falso in bilancio nel capoluogo lombardo, a cui si sarebbero dovuti trasferire quindi tutti gli atti relativi all'inchiesta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.