Iliad arriva sul mercato italiano con la sua offerta per la telefonia mobile: una unica tariffa, molto competitiva, 5,99 euro al mese, per chiamate e sms illimitati; inclusi 30 Gb di Internet. Ma solo il primo milione di clienti riuscirà ad avere queste condizioni. Compreso c'è anche il roaming nei Paesi europei mentre per attivare la sim il costo è di 9,99 euro.
Lo ha spiegato il giovane ad della divisione italiana Benedetto Levi, scelto dal patron di Iliad, Xavier Niel, anch'egli a Milano per il lancio.
Non si sa comunque ancora quale sarà la tariffa finale di Iliad dopo che avrà superato il primo milione di clienti. L'ipotesi più probabile, viste anche le tariffe proposte dagli altri operatori, è di 9,99 euro al mese. Levi ha comunque assicurato che la compagnia telefonica farà profitti, anche se l'offerta lanciata è davvero competitiva rispetto a tariffe similari di altri operatori.
«Abbiamo un progetto economico e industriale di lungo periodo che punta a far margini - ha spiegato Levi - siamo più competitivi grazie a una struttura snella, da start up, che abbatte i costi. Ad esempio abbiamo le sim box (dei distributori automatici ndr) per vendere direttamente le nostre carte telefoniche». In effetti, al momento, Iliad in Italia ha solo 200 dipendenti, destinati a diventare circa mille e prevede un miliardo di investimenti nei prossimi tre anni. Le sim possono comunque essere ordinate direttamente dal sito Iliad, dove è disponibile una mappa per localizzare le «sim box», mentre il call center risponde al numero 177.
Quanto alla copertura, Levi assicura che la rete è presente in tutta Italia. In realtà, solo in parte le antenne sono di Iliad, che sta provvedendo all'installazione, prendendo possesso dei siti acquistati da Wind-H3G. Ed è proprio questo gestore, al momento, a garantire al gruppo francese l'accesso alla sua rete fino al completamento di quella proprietaria del nuovo operatore.
L'ad ha comunque puntualizzato che sono già attivi i loro uffici in 10 regioni italiane, creati per portare avanti la realizzazione della rete. Iliad punta a circa il 10% del mercato italiano che, secondo Levi è composto da circa 100 milioni di sim, divise quasi equamente tra i tre operatori già presenti. Ossia Tim, Vodafone Wind-3. Quanto alla prossima asta per le frequenze 5G, Levi ha spiegato che la società è interessata a partecipare a questa gara, mentre per la telefonia fissa, al momento non ci sono piani anche se non è escluso la presenza in futuro. Iliad punta dunque alla trasparenza, giurando che nella sua offerta non ci sono costi nascosti come la segreteria telefonica o l'avviso di chiamata. Certo per la casa madre francese il lancio in Italia non si prospetta facile come quello, in Francia, del suo operatore mobile Free. In Italia, infatti, l'Arpu per cliente è già basso, intorno ai 7 euro, e ci sono dunque pochi margini di manovra soprattutto quando la società dovrà gestire i costi della sua rete proprietaria.
Oltralpe Free è in affanno, dopo una fase di espansione ininterrotta che dura da anni. E il fatturato dei primi tre mesi, ha segnato solo una leggera progressione (+0,2%), in netto rallentamento rispetto all'anno scorso (+6,9%). Ieri intanto, in Borsa, a Parigi, Iliad è scesa dell'1,4 per cento.
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