Impregilo, ok alla supercedola ma Gavio ricomincia la guerra

Impregilo, ok alla supercedola ma Gavio ricomincia la guerra

Salini ha mantenuto la promessa. A poco più di un mese e mezzo dall'insediamento alla guida di Impregilo, ha ceduto gran parte della quota nella concessionaria brasiliana Ecorodovias come annunciato nei giorni della battaglia col gruppo Gavio. Del 29,4% originario è stato venduto il 19% al gruppo Primav della famiglia Almeida che ne diventa azionista di maggioranza per 765 milioni di euro (al prezzo unitario di 19 reais), mentre un altro 3,7% sarà destinato alla banca Btg Pactual per 135 milioni (prezzo unitario di 16,5 reais).
I circa 900 milioni incassati azzerano il debito del general contractor e, come ha spiegato ieri l'ad Pietro Salini in conference call, la società potrà procedere al rimborso anticipato di bond per 200 milioni e anche «esaminare una soddisfazione per gli azionisti», cioè un extradividendo.
I problemi di gestione di Impregilo, tuttavia, sono ben lungi dall'essere risolti. Igli che detiene il 29,96% che fa capo ai Gavio è tornata all'attacco e intende promuovere un'azione di responsabilità contro l'attuale cda (che probabilmente porterà alla convocazione di una nuova assemblea). Il motivo è presto spiegato: l'offerta di Primav non è migliorativa rispetto a quella stoppata da Salini nello scorso luglio ma ha lo stesso valore che - visto il trascorrere dei mesi e la svalutazione del real brasiliano - determina una perdita per mancati interessi per 9-10 milioni. Il 3,7% destinato a Btg, invece, sarà «svenduto» (lo sconto applicato è stato dell'8,8%; ndr), mentre il costruttore romano, l'estate scorsa, sosteneva che si potesse ricavare molto di più tramite asta.
Alle nuove accuse ha replicato a stretto giro Pietro Salini stigmatizzando il comunicato di Igli un «vaneggiamento rilasciato dopo un buon Barbera al bar di Tortona». Il cda si è infatti avvalso delle fairness opinion di Bofa-Merrill Lynch e di Banca Imi. Il presidente di Impregilo, Claudio Costamagna ha precisato: «Abbiamo la coscienza a posto, abbiamo fatto quello che era giusto per noi», ha dichiarato. Nel corso della conference, invece, ha specificato che la procedura d'asta è stata abbandonata «per conservare i rapporti di collaborazione col gruppo Almeida». Si stimano lavori fino a 7,5/8 miliardi di reais per i prossimi dieci anni.
La Borsa ha già emanato un verdetto. Impregilo ieri ha perso il 4,09% a 3,24 euro dopo essere stata sospesa. La «supercedola»,secondo alcune case d'affari, potrebbe essere tagliata a 1,2-1,3 euro rispetto alle stime iniziali (confermate da Intermonte). Gli analisti di Mediobanca, tuttavia, hanno focalizzato l'attenzione sul nocciolo della storia: il business. È vero: Salini ha detto che l'impresa rispetterà il suo statuto tornando alla «legalità» lasciando le concessioni. Ma intanto c'è Panama che genera perdite.

Senza un accordo Salini-Gavio, inoltre, l'unica possibilità resta l'Opa, ma difficilmente avrà un prezzo superiore ai 3,65 euro pagati dalla famiglia di Tortona ai Ligresti e a Benetton. Il premio sui corsi attuali sarebbe solo del 12 per cento.

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