Imu, cosa cambia per chi è separato

Una sentenza della Cassazione agevola le coppie che decidono di separarsi: per loro scatta l'esenzione del pagamento Imu sull'abitazione principale. Ecco cosa cambia

Imu, cosa cambia per chi è separato

Saranno esentati dal pagamento dell'Imu sull'abitazone principale i coniugi che decidono di separarsi ponendo fine al loro rapporto di convivenza anche se legamente non saranno separati o divorziati.

Cosa ha deciso la Cassazione

Nel momento in cui viene accertata, di fatto, la separazione, non ci sarà più la differenza tra abitazione principale e secondaria venendo a mancare anche l'elemento del nucleo familiare che garantiva l'agevolazione. In questo caso, la separazione è qualcosa al di sopra delle parti. Lo ha affermato la Corte di Cassazione, con l'ordinanza 893 del 13 gennaio 2022. Come riportato da ItaliaOggi, la motivazione si basa sul fatto che "qualora due coniugi non separati legalmente abbiano la propria abitazione in due differenti immobili, il nucleo familiare resta unico e, quindi, il contribuente non può avere diritto all'esenzione se l'immobile non costituisce anche la dimora abituale dei suoi familiari". L'unica richiesta riguarda "l'unicità dell'immobile e la stabile dimora del possessore e del suo nucleo familiare", indipendentemente dal fatto che le abitazioni si trovino nello stesso Comune o in posti diversi.

Cosa non bisogna confondere

C'è un filo sottile, però, a cui bisogna stare attenti per non confondersi con la separazione di fatto di cui parlavamo sopra: infatti, l'esenzione Imu non sarà valido se la frattura tra i due coniugi non dovesse portare a una "disgregazione del nucleo familiare, e, conseguentemente, l'abitazione principale non potrà essere più identificata con la casa coniugale". Bisognerà accertare se il trasferimento dalla abitazione principale di uno dei coniugi avviene "per la frattura del rapporto di convivenza, cioè di una situazione di fatto consistente nella inconciliabilità della prosecuzione della convivenza, sotto lo stesso tetto, delle persone legate dal rapporto coniugale, con conseguente superamento della presunzione di coincidenza tra casa coniugale e abitazione principale".

Cosa dice la legge

Per i coniugi non separati o divorziati che decicono di vivere in due abitazioni diverse, la legge 215/2021 prevede che non si debba pagare l'Imu soltanto su un immobile anche se i componenti del nucleo familiare avranno fissato la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi: la scelta dell'una o dell'altra abitazione viene stabilito dalla coppia indipendentemente se le abitazioni si trovino nello stesso Comune o in Comuni diversi.

Fino allo scorso anno, invece, c'era stata una differenza di opinioni sull'esenzione Imu anche all'interno del Mef (Ministero dell'Economia e delle Finanze), secondo il quale "il trattamento agevolato deve essere riconosciuto nel caso in cui gli immobili utilizzati dai coniugi siano ubicati in comuni diversi".

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