Indesit scommette sulla Russia con la domotica

Indesit scommette sulla Russia con la domotica

Stretto dai colossi coreani Samsung e Lg, che oltre agli smartphone sono leader anche nella produzione del cosiddetto «bianco» (ossia lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi), il gruppo Indesit punta a est. In Russia la società presieduta da Andrea Merloni prevede di chiudere il 2012 con una crescita superiore alla media del mercato locale degli elettrodomestici, pari al 13%. Si tratta di una previsione più che rosea dato che la media europea è negativa ( -1%).
«Per noi la Russia sta diventando forse il primo mercato in assoluto per dimensioni e fatturato», ha spiegato il presidente. Indesit in Russia controlla circa un quarto del mercato (in Europa il 13%) e fattura 700 milioni di euro su un totale di 2,9 miliardi impiegando circa 4.200 dipendenti, oltre a mille stagionali. Un buon successo dunque anche perché la società italiana controllata dalla famiglia Merloni è arrivata in Russia a metà anni Novanta e oggi può contare su due stabilimenti e un polo logistico. La concorrenza però si fa sentire anche qui o come in Gran Bretagna, un'altro mercato forte per Indesit oltre all'Italia. «Ci dobbiamo difendere dall'attacco dei coreani», ha spiegato Merloni. E dunque la prossima entrata di Indesit nel settore dei piccoli elettrodomestici, prevista per la prossima primavera, coinvolgerà anche la Russia, oltre all'Italia e alla Gran Bretagna. A Mosca Merloni ha presentato l'idea di Indesit per la domotica (la casa robotizzata).

«Con l'automazione potremo programmare tutto: riscaldamento, illuminazione, lavatrici, caffè e sveglia. Siamo vicini ad un cambiamento epocale», ha assicurato il presidente, stimando che entro il 2020 il 50% delle case europee saranno smart, un mercato da 10 miliardi di dollari.

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