Economia

L'Iva ora è nel mirino: arrivano i controlli

Tutto ciò passa attraverso l’utilizzo di tecniche moderne per valutare il rischio fiscale

L'Iva ora è sempre di più nel mirino: arrivano i controlli

Via libera alla semplificazione fiscale da parte dell’Agenzia delle entrate. Dal primo luglio, così come accaduto in passato per il modello 730, ci sarà anche la precompilata Iva, che permetterà una riduzione degli adempimenti per i contribuenti. Un passo in avanti fondamentale, seppure nel caso dell’Iva si tratta di una prima fase sperimentale che coinvolgerà un numero limitato di persone, le quali in un'area web dedicata del portale Fatture e corrispettive avranno a disposizione le bozze dei documenti precompilati, ossia concretamente i registri delle fatture emesse e degli acquisti e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche.

Dal primo gennaio del 2022, poi, sarà messa a disposizione dei contribuenti anche la dichiarazione annuale dell’Iva con la fatturazione elettronica. Verrà meno l'obbligo alla tenuta dei registri Iva mensili convalidati, che saranno memorizzati dall'Agenzia delle entrate. Come riporta il quotidiano Il Messaggero, la linea è ormai tracciata. Recentemente, il direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini, nel corso di una recente audizione presso la commissione parlamentare di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, ha spiegato che “la progressiva digitalizzazione dei flussi informativi ha consentito all'Agenzia di affinare i criteri e le modalità di selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, privilegiando un modello di azione che mira a prevenire i rischi di evasione ed elusione, piuttosto che a tentare di reprimerli ex post, e a incentivare l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti”.

Tutto ciò passa attraverso l’utilizzo di tecniche moderne per valutare il rischio fiscale. Spazio, quindi, all’intelligenza artificiale che punta a sfruttare il patrimonio informativo di cui dispone l'amministrazione. A tal proposito, uno dei progetti dell’Agenzia delle entrate che prevede il ricorso ai dati per l'analisi del rischio di evasione ha ottenuto un finanziamento da parte dell'Unione europea.

Si tratta in particolare metodologie di network analysys (rappresentazione dei dati sotto forma di rete), di machine learning (apprendimento automatico) e di data visualization (analisi visuale delle informazioni).

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