Intesa resta a Bazoli Quote rosa in consiglio

Intesa resta a Bazoli  Quote rosa in consiglio

Cariplo e Compagnia di Sanpaolo fanno quadrato attorno a Giovanni Bazoli: l'ottantenne professore bresciano resterà presidente di Intesa Sanpaolo fino al 2015, voluto dal quasi «coscritto» Giuseppe Guzzetti, capo della Fondazione Cariplo e vero regista dei soci forti della banca, malgrado la Compagnia di Sanpaolo di Sergio Chiamparino abbia il doppio delle azioni.
Gli enti di Milano e Torino, come già tre anni fa, hanno infatti trovato l'accordo «politico» e depositato una lista comune per il consiglio di sorveglianza di Intesa, con Bazoli capolista. Il Cds, in cui come in un «salotto» siedono le diverse anime delle banca, dovrebbe continuare ad avere 19 posti, ma l'assetto dipenderà dai voti espressi il 22 aprile in assemblea.
A meno di sorprese Cariplo (4,9%) e Compagnia Sanpaolo (9,7%), a cui potrebbero aggregarsi enti minori come Udine, avranno 10-11 ambasciatori: 4 scelti da Milano e 6-7 da Torino. Cariplo candida, accanto agli uscenti Bazoli e Franco Dalla Sega, come new entry il commercialista modenese Carlo Corradini e, per le quote rosa, Rossella Locatelli, docente di economia all'università dell'Insubria. Allo stesso modo, la città della Mole spinge al debutto la commercialista Beatrice Ramasco e Monica Schiraldi (ex Kpmg e top manager della municipalizzata dei trasporti torinese Gtt), oltre a Giuseppe Berta. Le donne in lizza per il Cds sono comunque cinque, come previsto dalla normativa. Gli altri «papabili» dei 17 nomi depositati sono Jean Paul Fitussi, Gianfranco Carbonato, Giulio Lubatti e Giuseppe Berta. Potrebbero poi avere lo scranno Pietro Garibaldi e Piergiuseppe Dolcini. Soprattutto se il «listone»otterrà i favori di Generali: dopo che l'ad Mario Greco ha giudicato «non strategico» il proprio 3%, il Leone non presenterà alcuna lista ma vedrebbe con favore Fitoussi.
Guzzetti e Chiamparino hanno comunque salutato con «grande soddisfazione» l'asse Milano-Torino, ribadendo che si tratta di «una lista condivisa e congiunta, frutto di un lavoro svolto in sintonia». Ma è tempo di connubi anche trale fondazioni minori che nel 2010 ottennero quattro posti: giovedì o venerdì Cariparo (4,67%), CariFirenze (3,3%) e Carisbo (2%) dovrebbero infatti convergere su una loro lista comune; seguirà la proposta di Assogestioni. Al Cds spetterà quindi la scelta del consiglio di gestione che sarà a maggioranza «tecnica» e con ogni probabilità affidato a Gian Maria Gros-Pietro.

In corsa ci sarebbero Gaetano Micciché (responsabile di Banca Imi e dell'area corporate-investment banking), Carlo Messina (Finanza) e Giuseppe Castagna (Banca dei Territori ), oltre al direttore operativo Francesco Micheli, molto vicino all'ad Enrico Tomaso Cucchiani.
Intanto l'agenzia Fitch ha tolto la pagella «A» ad Intesa (ora il rating è «BBB+»), e lo stesso ha fatto con Unicredit, dopo la bocciatura dell'Italia.

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