Intesa Sanpaolo punta all'America. In Usa operazioni per 50 miliardi

Micillo: "Tra infrastrutture e AI grandi opportunità"

Intesa Sanpaolo punta all'America. In Usa operazioni per 50 miliardi
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Intesa Sanpaolo punta a consolidarsi nel mercato statunitense delle operazioni di corporate&investment banking negli Stati Uniti, il primo mercato fuori dall'Italia per la divisione Imi Cib, dove negli ultimi tre anni ha supportato operazioni per un valore complessivo di circa 50 miliardi di dollari (42,82 miliardi di euro). Lo ha sottolineato ieri il responsabile della divisione, Mauro Micillo (in foto), che guida la delegazione della banca alle riunioni del Fondo Monetario Internazionale a Washington.

Uno dei segmenti di crescita è il project finance in cui Imi Cib solo nei primi 8 mesi dell'anno è stata impegnata in operazioni per oltre 30 miliardi di euro a livello globale (il 15% del mercato complessivo a livello globale che ha totalizzato oltre 200 miliardi di euro) e che negli Usa sta vedendo ritmi di crescita a doppia cifra: tra il 2018 e il 2023 i volumi della finanza di progetto negli Stati Uniti sono aumentati del 20% medio annuo e l'attività della divisione Imi Cib ha viaggiato con un +34% annuo.

"Le iniziative avviate dall'amministrazione americana in ambiti strategici come infrastrutture, innovazione e intelligenza artificiale offrono nuove opportunità di investimento e la nostra divisione è pronta a consolidare ulteriormente la propria posizione in questo mercato con un impegno sempre più attivo e di lungo periodo", ha spiegato Micillo in una conferenza stampa. Tlc, data center, rinnovabili e infrastrutture di trasporto e per l'energia sono i settori in cui sono avvenute le principali operazioni recenti in cui Intesa - che ha di recente rafforzato il team di finanza strutturata negli Usa - ha avuto un ruolo di finanziatore, advisor, emittente: nel 2025 ha partecipato all'emissione obbligazionaria da 2,75 miliardi di AT&T, mentre l'anno precedente ha finanziato con un pool di banche il progetto Bighorn da 3,4 miliardi di dollari per un data center da 300 MW in Nevada e sottoscritto un prestito per il più esteso parco fotovoltaico dello Stato di New York. Sempre in ambito energetico ha preso parte al finanziamento del parco eolico di SunZia in New Mexico. Inoltre, è tra i finanziatori della Fase A del New Terminal One all'aeroporto internazionale JFK di New York.

"Le trimestrali delle banche americane hanno dato indicazioni positive" suggerendo che "la pipeline delle operazioni sta irrobustendo", ha detto Micillo.

"Ad aprile, dopo il Liberation Day, ci sono state tre settimane con mercato fermo, adesso non solo abbiamo recuperato quella frenata ma le cose stanno andando in una direzione positiva - ha spiegato - sono ed ero ottimista perché ero convinto che la discesa dei tassi di interesse e la normalizzazione delle curve avrebbero fatto ripartire l'attività".

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