
"Siamo positivi sull'Italia e non abbiamo motivo di ridurre" la nostra esposizione sui Btp. Tommaso Corcos, responsabile delle divisioni wealth management di Intesa Sanpaolo, ha risposto così a una domanda sull'andamento dei mercati elogiando anche lo "splendido lavoro che ha fatto il ministro Giorgetti con il governo italiano, per i conti pubblici tenuti a freno, in uno scenario molto difficile". Ieri a Milano Corcos ha presentato i risultati del polo del wealth management di Intesa composto da asset management, insurance e private banking - che hanno registrato a livello aggregato un utile netto consolidato di 1,6 miliardi e gestiscono 909 miliardi di euro della clientela.
Quanto all'impatto del risiko bancario sulle reti, il top manager ha sottolineato che le campagne di reclutamento non cambiano, "però nei momenti di incertezza producono dei risultati maggiori. È normale, in questo momento che Intesa Sanpaolo rappresenta il posto dove approdare senza pensare ad eventuali cambiamenti. Abbiamo fatto operazioni di integrazioni in passato con una esecuzione molto forte. Ora tocca agli altri ma non cambia la nostra strategia di reclutamento". E "non ci sono operazioni sul tavolo", ha aggiunto in merito all'ipotesi di un intervento della banca al posto di Natixis se sfumasse il progetto con Generali.
Lino Mainolfi, ad di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, ha invece ricordato i 6.940 professionisti della consulenza, punto di forza della prima private bank in Italia e terza nell'Eurozona, che gestisce 402 miliardi di masse e offre soluzioni di investimento a circa 1,1 milioni di clienti. Virginia Borla, ad di Intesa Sanpaolo Assicurazioni, ha sottolineato l'importanza di una pianificazione adeguata, per proteggere persone, salute, beni e aziende ponendo l'accento su una raccolta lorda Vita e Previdenza superiore a 8,3 miliardi.
Ifine, Maria Luisa Gota, al timone di Eurizon, ha rimarcato come il gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso le proprie società di asset management, sia il primo operatore in Italia con una quota di mercato del 20,8%, grazie ai 397 miliardi in gestione della divisione attiva anche all'estero.