Ip inventa il carburante anti evasione

Si chiama Optimo ed è tracciabile. Oggi le frodi costano allo Stato 2 miliardi

Ip inventa il carburante anti evasione

Arriva nelle stazioni di servizio Ip il carburante «anti evasione fiscale». Si chiama Optimo, è di categoria premium e, oltre alla qualità e al contenuto green (consumi del parco circolante abbattuti dal 2 al 4%, 300mila tonnellate in meno anidride carbonica ogni anno) è dotato di un sistema di tracciabilità che impedisce le frodi. Il fenomeno dell'illegalità nel mondo dei carburanti rappresenta una piaga per le casse erariali: circa 2 miliardi l'anno che prendono il volo. «Optimo - spiega l'ad di Ip, Daniele Bandiera (nella foto) - sarà l'unico carburante anti-contraffazione sul mercato. L'aggiunta di un tracciante, infatti, permette di verificare la qualità del prodotto nonché la filiera di provenienza. Il traffico illegale di carburanti, oltre a generare enormi volumi di evasione fiscale, mette anche a rischio i motori dei veicoli».

Tra i sistemi più comuni di farla in barba al fisco c'è, a esempio, quello di aggiungere solventi ai carburanti acquistati all'estero. In questo modo, lo sdoganamento avviene come lubrificante, con «benefici» per chi ricorre a questo stratagemma a livello di accisa. Un altro metodo, che in questo caso consente di aggirare l'Iva, consiste nella creazione di società fantasma (le cosiddette «cartiere») che acquistano il carburante vantando falsi crediti Iva, lo vendono sul mercato a prezzi bassi e poi, fatto il «pieno», spariscono nel nulla. Unione petrolifera ha stimato nel 2018 almeno 3 miliardi di litri di carburanti, il 10% del dato complessivo, considerati illegali che entrano in Italia.

Ugo Brachetti Peretti, presidente di Ip, sintetizza il peso che il settore petrolifero ha sull'economia del Paese: 100 miliardi di ricavi annui, dei quali 39 tra accise e Iva incassati per lo Stato».

Optimo, sia benzina sia diesel (in questo caso con più cetano per migliorare la combustione), sostituirà in toto i carburanti attualmente erogati da Ip alla pompa, senza variazioni di prezzo. E sarà disponibile su tutta la rete Ip (lo è già nel Centro Italia) entro il secondo semestre dell'anno.

«Abbiamo la volontà di partecipare all'evoluzione della mobilità: noi siamo retailer. Abbiamo già 60 colonnine, siamo pronti per l'elettrico e il gas, e a ragionare su metano liquido e idrogeno, abbiamo accordi con Enel e Snam. Resta da capire quali sono le reali esigenze».

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