Economia

Istat, lavoro in calo: record di precari

I dati Istat non lasciano scampo. A dicembre in crisi anche i lavoratori indipendenti. Gli imprenditori grandi e piccoli costretti a chiudere bottega

Istat, lavoro in calo: record di precari

È una malattia che non ti lascia tregua. Eserciti di saracinesche abbassate. Un Paese allo sbando come se non ci fosse un domani, laggiù, che bussa alla porta. L’Italia dei piccoli imprenditori, delle ditte e dei professionisti continua a sparire. I dati Istat parlano chiaro: a dicembre 2019 i lavoratori indipendenti sono diminuiti di 71mila unità sull’anno precedente, mentre nell’arco degli ultimi dieci anni ne sono spariti 600mila, uno su dieci.

È stato un dicembre negativo per il mercato del lavoro. Dopo due mesi di crescita, nel finale dell’anno gli occupati sono scesi di 75 mila unità, mettendo a segno la flessione più marcata da febbraio 2016. I numeri, diffusi oggi dall’Istat, evidenziano un forte calo dei dipendenti permanenti (-75 mila), a fronte di un meno marcato aumento di quelli a termine (+17 mila), che toccano così il record di 3 milioni e 123 mila. In calo invece i cosiddetti indipendenti (-16 mila), cioè imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi, che registrano il dato più basso (5 milioni e 255 mila) dal 1977, cioè dall'inizio delle serie storiche dell'istituto. Resta invece stabile, al 9,8%, il tasso di disoccupazione, cioè il numero di persone che cercano un impiego e non lo trovano, sul totale della forza lavoro (cioè occupati più disoccupati). Invariato anche il dato sulla disoccupazione giovanile, nella fascia 15-24 anni, che si attesta al 28,9%.

Una crisi occupazionale e sociale che rischia di rendere ancora più debole la ripresa dell’economia e su cui è sempre più urgente intervenire. Difficile la situazione, quindi, sul mondo del lavoro. Gli occupati sono in aumento soltanto nella fascia tra i 15 e i 24 anni, mentre calano in quella 25-34 (-28mila) e in maniera ancora più marcata in quella 35-49 (-51mila) mentre sono solo in lieve flessione nella fascia over 50 (-2mila). Osservando invece i dati rispetto al genere, gli occupati calano in modo più marcato tra gli uomini (-54mila) rispetto alle donne (-21mila) mentre tra i disoccupati si osserva un andamento esattamente opposto: sono in crescita tra gli uomini (+28 mila) e in diminuzione tra le donne (-27mila).

Per i dipendenti, qualcosa è stato fatto, si è predisposto il taglio del cuneo fiscale, mentre gli autonomi si sono visti sottrarre risorse già preventivamente stanziate: la legge di stabilità 2020 ha infatti eliminato ben 3,6 miliardi di euro precedentemente assegnati per l’applicazione del sistema della flat tax. Già. La tassa piatta sembra un miraggio.

Eppure basterebbe poco per far felici una moltitudine di lavoratori che combattono ogni giorno in trincea per un futuro migliore.

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