Italgas, Cdp Reti pronta per l'aumento. Snam resta neutrale e alza le stime del 2024

L'ad Venier: "Per Edison-Stoccaggio vicini all'offerta". Nel trimestre balzo dell'utile

Italgas, Cdp Reti pronta per l'aumento. Snam resta neutrale e alza le stime del 2024
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Snam in grande spolvero mette a segno un rialzo a doppia cifra di utili e margini nel primo trimestre, con investimenti record, che hanno spinto il gruppo ad alzare gli obiettivi dell'anno. Per l'ad Stefano Venier si tratta di una «significativa accelerazione» sul piano industriale presentato lo scorso 25 gennaio. Nel dettaglio, l'utile è cresciuto a 355 milioni (+11,3%) e gli investimenti hanno raggiunto 462 milioni (+47,3%), soprattutto per gli interventi di adeguamento dei terminali di Ravenna e Piombino.

Il gruppo ha poi messo a segno un margine operativo lordo in crescita del 17,8% a 703 milioni, mentre i ricavi sono scesi dell'1,9% a 895 milioni. Sul dato ha pesato il venir meno della componente degli interventi legati al Superbonus nel settore residenziale e la riduzione del gas trasportato a seguito di una domanda che, nei primi 3 mesi dell'anno, si è ridotta del 2,6% a 20,53 miliardi di metri cubi. Il 20% dei consumi è stato coperto dal gas naturale liquefatto (Gnl), in parte consegnato da 8 navi cargo al rigassificatore galleggiante di Piombino. Venier ha confermato gli stoccaggi al 60% a fine inverno e, sul fronte delle scorte di gas - che vedono oggi l'Italia al secondo posto con 139,09 Twh dietro la Germania con 172,47 Twh nei depositi - Snam vanta la maggior capacità per singolo operatore con una riserva di 130,17 Twh. Ed Edison Stoccaggio, che è oggetto di un'esclusiva per l'acquisizione da parte di Snam, potrebbe alzare il target.

«Siamo nella fase finale della due diligence. A giugno termina l'esclusiva, stiamo preparando l'offerta vincolante». Alla luce dei conti, il gruppo ha rialzato la guidance per il 2024, con investimenti pari a 3 miliardi, un ebitda adjusted superiore a 2,75 miliardi, un livello di utile netto adjusted a 1,23 miliardi e un livello di debito netto pari a 17,5 miliardi.

Snam ha poi confermato la strategicità del proprio investimento in Italgas di cui detiene il 13,5%, mentre il 25,05% è in mano a Cdp Reti. Il caso è caldo perché Italgas sta trattando l'acquisto del 100% di 2i Rete Gas (gruppo controllato dal fondo F2i e partecipato da Ardian e Apg). E ieri il socio Cdp Reti ha comunicato di essere pronto a «valutare forme di supporto all'attuazione della potenziale operazione». Che, tradotto, significa essere disponibile a partecipare all'eventuale aumento di capitale che Italgas dovrebbe varare per finanziare l'acquisizione (un'operazione da 5 miliardi, con 7-800 milioni di possibile equity). Per Snam invece la partecipazione in Italgas è «opportunistica e legata a un patto di sindacato con Cdp», ha detto Venier rispondendo a domande degli analisti e spiegando che «manterrà invariata la propria esposizione finanziaria» in caso di possibile aumento di capitale.

Precisando che «a rimanere costante non sarà la percentuale di controllo, ma il controvalore in euro». È probabile, dunque, che in caso di ricapitalizzazione la partecipazione sia destinata a scendere. Il titolo Snam ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,13% a 4,50 euro.

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