Italgas farà shopping e investe 5,6 miliardi

L'ad Gallo: «Dividendo in crescita almeno del 4% ogni anno», ma il titolo frena in Borsa (-1,38%)

Italgas farà shopping e investe 5,6 miliardi

Una potenza di fuoco da 5,6 miliardi per crescere nel mercato della distribuzione gas. Anche a dispetto delle 177 gare che stentano a decollare. Aggiornando il piano al 2024, l'ad di Italgas Paolo Gallo ha alzato la posta per difendere la leadership e conquistare nuovi spazi di business in un mondo estremamente frammentato, e quindi ricco di opportunità.

Saranno 4 miliardi (+30%) le risorse destinate a migliorare la rete nazionale che, da Nord a Sud, attraversa la Penisola: 2 miliardi per lo sviluppo della rete che porta il gas nelle case degli italiani, 800 milioni per la digitalizzazione e il completamento dell'installazione dei contatori digitali, 450 milioni per le opere di metanizzazione della Sardegna e 420 milioni da impiegare in operazioni di crescita per linee esterne (250 milioni entro il 2019).

Una via obbligata, quella dello shopping, visto che da oltre un anno i player di settore attendono l'avvio delle gare locali: così, tra il 2017 e il 2018, Italgas si è portata avanti e ha rilevato sei società per un totale di 70mila punti di riconsegna gas, investendo circa 150 milioni. Con il nuovo piano, l'impegno finanziario in tal senso è più che raddoppiato. Il primo passo sarà consolidare Toscana Energia, la società del gas di cui Italgas detiene il 48,08%, salendo così oltre il 50%. «Faremo M&A per acquisire altri piccoli operatori e, come in passato, lo faremo con una rigida disciplina finanziaria», ha spiegato Gallo ricordando che lo shopping è funzionale «alla crescita ma anche a creare una generazione di cassa che sarà utile al momento delle gare». A queste ultime sono invece destinati 1,6 miliardi: risorse con cui Italgas punta a portare la propria quota di mercato dall'attuale 30 al 40 per cento.

Una strategia che garantirà agli azionisti (su tutti, Snam con il 13,5% e Cdp Reti con il 26,05%) dividendi in crescita di almeno il 4% annuo. In particolare, dal 2018 al 2020, Italgas vuole distribuire il dividendo più alto tra il quello unitario 2017 incrementato del 4% annuo (0,216 nel 2018) e il dividendo per azione equivalente al 60% dell'utile netto consolidato. Per Snam e Cdp saranno dunque garantiti incassi 2018 per almeno 23,5 milioni e 45 milioni. Gallo è infatti fiducioso che «nel 2018 il 60% dell'utile netto sarà maggiore della valorizzazione a 0,216 euro».

Si tratta di obiettivi cauti rispetto alle attese di alcuni analisti, ma non di quello del consenso che invece si era adattato alle stime conservative già fornite dalla società. Anche per questo, ieri, il titolo tornato in Piazza Affari nel novembre 2016 ha chiuso la seduta in calo dell'1,38% a 4,79 euro. Gli analisti «ritengono troppo prudente la politica dei dividendi».

Terna e Snam, che affrontano le stesse problematiche del mercato regolamentato, hanno fissato un pay-out del 75%. «Crediamo ha però ribadito Gallo che la nostra scelta sia di giusto equilibrio tra remunerazione e crescita, anche senza gare».

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