Italgas punta su shopping e digitale

Previsti 7,5 miliardi di investimenti. Gallo: "In corsa per l'Acquedotto Pugliese"

Italgas punta su shopping e digitale

Italgas resiste al Covid e punta a dribblarne gli effetti con un piano al 2026 da 7,5 miliardi di investimenti che avranno come cardine la piena digitalizzazione e un'aggressiva strategia di crescita (anche all'estero). Il tutto riuscendo a migliorare la politica di remunerazione degli azionisti (+4%). In un contesto di mercato complesso, con l'emergenza Covid che minaccia i mercati mondiali, ieri l'ad del gruppo di reti e distribuzione Paolo Gallo ha presentato il nuovo piano industriale e licenziato i conti dei nove mesi.

Numeri in sostanziale tenuta, vista l'emergenza sanitaria e gli effetti fortemente penalizzanti della regolazione tariffaria in vigore dal 1° gennaio: la contrazione dell'utile netto è stata del 6,1%, a 246 milioni, ma i ricavi sono andati bene raggiungendo 978 milioni (+6,7%) con investimenti tecnici a 556,6 milioni (+12,4%).

«In queste performance - prosegue Gallo - è sempre più evidente l'apporto della trasformazione digitale avviata negli anni scorsi e quello delle nuove tecnologie sviluppate nella nostra Digital Factory, che abilitano una gestione più efficiente della rete, dei servizi e di tutte le attività connesse e permettono di garantire sicurezza e continuità del servizio, salvaguardando la salute del nostro personale, dei nostri fornitori e di tutti i clienti».

Un mantra, quello della digitalizzazione, che è al centro della strategia del gruppo che si snoda attraverso 7,5 miliardi di investimenti (1,1 miliardi in più del piano precedente): il progetto industriale prevede, infatti, oltre 1 miliardo per la digitalizzazione delle reti, dei processi e il reskilling delle persone e investimenti in nuove opportunità di business per 240 milioni.

Uno dei quattro assi portanti del piano che punta, inoltre, al raggiungimento di una struttura finanziaria solida per sostenere le opportunità di crescita e continuare a garantire un adeguato ritorno per gli azionisti; alla crescita organica, con l'estensione e la manutenzione della rete e l'incremento dei punti di riconsegna serviti. Piano che ha poi come obiettivo anche la crescita dimensionale attraverso lo shopping e la partecipazione alle gare Atem. Quarto e ultimo aspetto chiave, la valorizzazione nei settori idrico e dell'efficienza energetica delle competenze del gruppo. Proprio in merito a questi ultimi aspetti, Gallo ha detto che Italgas «è in corsa per rilevare l'Acquedotto Pugliese, attende l'esito della gara greca su Depa (ritardata dal Covid)» e che permetterebbe alla società di avviare l'espansione oltreconfine.

Italgas intende, poi, cogliere le opportunità offerte dalle gare d'ambito investendo 2 miliardi di euro. Di questi, 1,2 miliardi saranno dedicati all'acquisizione delle reti di terzi negli ambiti in cui risulterà aggiudicataria dei bandi, mentre altri 800 milioni saranno destinati agli investimenti in manutenzione e ammodernamento delle reti acquisite.

Attraverso il processo delle gare, la cui conclusione è prevista per il 2025, Italgas stima di poter aumentare la propria quota di mercato dall'attuale 35% al 45%. «Le 4 gare completate di Aosta, Torino 1 e 2 e Belluno - ha concluso Gallo - hanno dimostrato al mercato che siamo capaci di vincerle. Ma i Comuni sono in ritardo nel far partire quelle che mancano».

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