Italgas si mette in vetrina per l'aumento. Da 2i Rete Gas 200 milioni di sinergie

Previste sei tappe. Amoroso: "Operazione vincente"

Italgas si mette in vetrina per l'aumento. Da 2i Rete Gas 200 milioni di sinergie
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Dopo l'esordio di lunedì a Londra nel primo giorno di aumento di capitale, Italgas incontrerà gli investitori delle principali piazze europee (Parigi e Francoforte), volerà negli States e poi in Italia, tra Roma a Milano. Allo scopo, il cfo Gianfranco Amoroso (in foto) e il ceo Paolo Gallo lavoreranno in parallelo, su più fronti contemporaneamente, per raccontare ai potenziali investitori l'integrazione con 2i Rete Gas che ha dato vita al più grande player di distribuzione del gas in Europa.

Un'operazione strategica dal controvalore di 5,3 miliardi (3,2 miliardi di debito e 2,07 miliardi di corrispettivo equity).

«Sul fronte finanziario, l'idea di fondo che c'è stata fin dall'inizio - spiega al Giornale il cfo Amoroso - è stata quella di ideare una capital structure che consentisse di mantenere l'attuale credit rating del gruppo e di garantire un'adeguata flessibilità finanziaria negli anni a seguire. Quindi abbiamo studiato un aumento di capitale dimensionato a questo obiettivo di leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e Rab) e abbiamo optato per una ricapitalizzazione di 1,020 miliardi. In particolare, abbiamo strutturato un bridge di 2 miliardi, utile a dare copertura per la parte cash, che è già stato parzialmente rifinanziato a inizio marzo con un bond da 1 miliardo. L'aumento servirà quindi a rimborsare il restante miliardo».

Nel dettaglio, è previsto che i diritti di opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni «siano esercitabili dal 2 al 19 giugno e i diritti di opzione negoziabili dal 2 al 13 giugno», aggiunge Amoroso. Il prezzo al quale saranno offerte le azioni Italgas rivenienti dall'aumento è stato fissato a 5,026 euro per massime 202.938.478 nuove azioni (1 nuova azione ogni 4 diritti posseduti).

A fare la parte del leone sarà l'azionista di maggioranza Cdp Reti (26%) che ha garantito la partecipazione per 266 milioni, mentre Snam (13,5%) con un'operazione di collocamento accelerato ha incassato 32,5 milioni dalla cessione di una parte dei diritti che utilizzerà a servizio dell'aumento. «Ovviamente il nostro obiettivo è che il mercato apprezzi questa importante operazione di consolidamento del settore, con sinergie stimate in circa 200 milioni al 2030, al servizio del Paese e di tutti i nostri stakeholder».

D'altra parte, il contributo di 2i Rete Gas per nove mesi a partire dal primo aprile 2025 impatterà anche sui numeri dell'anno: i ricavi adjusted sono attesi a 2,45 miliardi, l'ebitda adjusted tra 1,80 e 1,85 miliardi e l'indebitamento finanziario netto a 10,8 miliardi.

«Dettagli sugli sviluppi

futuri e sull'operatività post-fusione arriveranno poi il 29 ottobre con l'update del piano industriale», ha aggiunto Amoroso sottolineando «che i primi effetti dell'acquisizione si sono immediatamente visti sul titolo».

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