L'Agcom multa i "furbetti" dei 28 giorni

Ora Tim, Vodafone, Wind e Fastweb hanno quatttro mesi per mettersi in regola

L'Agcom multa i "furbetti" dei 28 giorni

Alla fine la multa è arrivata. L'Agcom, presieduta da Angelo Cardani, ha stabilito che gli operatori di tlc dovranno pagare la sanzione massima prevista (un milione e 160mila euro ciascuno, per aver fatturato a 28 giorni le bollette telefoniche fisse e mobili agli utenti. Così Tim, Vodafone, Wind/Tre e Fastweb dovranno pagare per sanare l'abuso. Una multa di per sé giusta, in quanto gli operatori hanno usato un escamotage per alzare le tariffe; ma ingiusta perchè non tutti hanno sfruttato questa opportunità allo stesso modo. Nel senso che ci sono operatori che hanno introdotto questo tipo di fatturazione già a partire dal 2015, come Wind, Tim e Vodafone nel mobile. Nel fisso invece Vodafone e Wind hanno introdotto i 28 giorni già a partire dal 2016 mentre Tim e Fastweb solo durante l'anno in corso. Insomma per qualcuno i vantaggi sono stati maggiori ma pagherà la multa come altri che hanno introdotto dopo questo tipo di fatturazione.

Ora tutti i piani tariffari che riguardano la telefonia fissa e le offerte convergenti fisso e mobile dovranno attenersi alle «vecchie» regole della tariffazione mensile. L'autorità ha anche emanato apposite linee guida concernenti la propria attività di vigilanza dell'attuazione, da parte degli operatori, delle disposizioni che fanno parte, ricordiamo, del decreto legge dello scorso novembre che proibiva la fatturazione a 28 giorni. Ora gli operatori hanno 120 giorni per mettersi in regola, ossia fino ad aprile. Certo è che l'8% circa di rincaro che comporta la tariffazione a 28 giorni non verrà certo annullato per cui si assisterà a un aumento delle tariffe quando queste saranno portate su base mensile. Le associazioni dei consumatori comunque si attendono un rimborso agli utenti seppure parziale: 50 euro forfettari di rimborso più 1 euro per ogni giorno che passa a partire dal termine di rimborso che sarà anch'esso deciso da Agcom.

L'Autorità comunque, secondo i consumatori, non ha comminato agli operatori la sanzione massima, che poteva arrivare a 5 milioni di euro e dunque anche i rimborsi probabilmente saranno minimi. Oltretutto nessun rimborso è previsto per il pregresso. Ma su questo fronte le associazioni dei consumatori sono pronte ad aprire dei contenziosi.

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