Economia

L'agenzia cinese Dagong: un nuovo modello di rating

L'agenzia Dagong si propone come un'alternativa ai grandi nomi, con un'idea di rating come stimolo all'investimento e non più solo come valutazione

L'agenzia cinese Dagong: un nuovo modello di rating

Sono ormai alcuni anni che la finanza cinese si affaccia con sempre maggior insistenza sul panorama economico mondiale. Anche l'Italia non è esente da questo processo che vede sempre più attori finanziari del gigante asiatico guardare con interesse al Vecchio Continente.

In quest'ottica si muove anche l'agenzia di rating cinese Dagong Europe, tra le più attive sulla piazza delle agenzie di rating emergenti, che oggi ha indetto una conferenza stampa per presentare, tra l'altro l'apertura dei due nuovi settori lusso e beverage, oltre all'analisi su prospettive e le tendenze per l'anno prossim.

Di particolare interesse l'approccio di Dagong Europe a un tema delicato come quello del rating, spesso posto sotto esame, con accenti anche critici, da parte della stampa internazionale: Dagong Europe si propone infatti di connettere Italia e Cina, secondo un'ottica che non è quella della valutazione, a cui siamo spesso abituati quando si tratta di rating, ma quella dell'intermediazione tra i due Paesi e, soprattutto, dello stimolo all'investimento.

Dagong Europe, che è l'unica agenzia di rating operante nel Vecchio Continente a produrre report stilati sia in inglese che in cinese, è, nelle parole del general manager Ulrich Bierbaum, "parte della nuova Via della Seta che connette investitori cinesi e aziende europee".

"La visibilità dell'Italia in Cina stava già crescendo anche prima del nostro intervento - ci spiega Bierbaum - Noi ci proponiamo come un soggetto in grado di consolidare questa fiducia dei cinesi, attraverso lo strumento dei report del rating, che noi forniamo gratuitamente, a differenza di quanto avviene per i grandi nomi del rating a livello mondiale. Per questo i nostri servizi sono così convenienti per le famiglie cinesi interessate a investire in Italia, che, per inciso, sono sempre di più."

"Molti, in Cina, credono che l'Europa nel suo complesso sia ancora nel pieno della crisi - prosegue il general manager Dagong Europe - uno dei nostri obiettivi è precisamente quello di spiegare loro che le cose sono un po' più complesse di così. La peculiarità del mercato italiano? Finora si è sempre parlato soprattutto di rating sovrano per quanto riguarda il vostro Paese, mentre noi vorremmo concentrarci anche soprattutto sulla valutazione del rischio creditizio nei settori corporate."

Una sfida che viene resa ancora più affascinante dallo scenario previsto per il 2015: un anno che, nelle parole del capo del team Dagong Europe per l'analisi delle istituzioni finanziarie Carola Saldias, si presenta come impegnativo e stimolante al tempo stesso.

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