Via l'aggio: rivoluzione sul Fisco

Stando a quanto sentenziato dalla Corte costituzionale potrebbe rimanere ancora aperta la strada di un sistema misto, con parte del carico dei costi ancora sulle spalle dei contribuenti

Via l'aggio: rivoluzione sul Fisco

Stando alla legge delega, varata nel corso della giornata di ieri dall'esecutivo al pari della riforma fiscale, in un prossimo futuro le cartelle esattoriali potrebbero essere meno care.

Questo è quello che dovrebbe accadere a seguito della cancellazione dell'aggio, provvedimento già richiesto in parte dalla Corte costituzionale con sentenza 120/2021. L'aggio è la percentuale di ricarico applicata su ogni cartella esattoriale corrispondente alla remunerazione per l'attività di recupero dell'Esattore. Una gabella che ad oggi risulta ingiustificata, essendo non più l'Esattore stesso un soggetto privato (Equitalia) bensì un Ente pubblico. Già nel recente passato vi era stato un intervento per smorzare il peso dell'aggio, a cui era stato anche trovato il nome più edulcorato e difficilmente riconoscibile di "onere di riscossione".

Pur non trattandosi della voce più onerosa in una cartella esattoriale, resta pur sempre una percentuale in più (8% del debito) da pagare per il contribuente. Solo nel caso in cui il saldo di tale debito avvenga entro i 60 giorni dalla notifica l'aggio si riduce al 4,65%. Con il ddl Delega approvato in gran fretta dall'esecutivo presieduto dall'ex presidente della Banca centrale europea (Lega a parte), si cerca di regolamentare in modo differente l'attività di riscossione. Grazie ad un perfezionamento stringente dei sistemi informatici di controllo e gestione delle pratiche sarà la tecnologia a farla da padrone: ecco perchè le banche dati, come l'Anagrafe tributaria, ricopriranno un ruolo di primo piano in tale attività, senza bisogno alcuno di richiedere specifiche autorizzazioni alle indagini, come ad esempio accade per l'Agenzia delle entrate.

Presumibile che, in questa riorganizzazione del sistema di indagine e riscossione, Agenzia Entrate-Riscossione venga direttamente assorbita dall'Agenzia delle entrate, che si occuperà di svolgere entrambe le mansioni. Potrebbe essere questa riduzione all'orizzonte, come sottolinea Laleggepertutti a determinare presumibilmente ed una volta per tutte l'eliminazione dell'aggio/onere di riscossione dalle cartelle esattoriali. Anche se, stando a quanto richiesto dalla Corte costituzionale potrebbe non essere così del tutto.

Nella sentenza 120/2021 si fa riferimento al fatto che, a causa della evidente inefficacia delle operazioni di recupero del Fisco, solamente una piccola fetta di debitori è tenuta a finanziare il funzionamento del sistema pubblico della riscossione tramite l'aggio.

Stando ai principi costituzionali, tali costi sarebbero da porre a carico del bilancio statale, pur non escludendo la possibilità, tramite sistemi misti, di addebitarne una quota agli stessi morosi. Quindi non proprio una cancellazione della gabella, sulla quale, peraltro, la legge delega non si sbilancia.

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