L'Antitrust indaga su Trenitalia e Ntv

Via a due istruttorie sui costi d'acquisto dei biglietti e dei call center

L'Antitrust mette nel mirino Trenitalia (gruppo Ferrovie dello Stato) e Ntv (Nuovo Trasporto Ferroviario), avviando due istruttorie sull'ipotesi di pratiche commerciali scorrette denunciate dai consumatori. Per Trenitalia a finire nel mirino del Garante sono stati in particolare i sistemi elettronici di ricerca e di acquisto delle soluzioni di viaggio. Nei confronti di Ntv i riflettori dell'Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella si sono invece accesi sull'assistenza alla clientela tramite i call center telefonici.

Il procedimento avviato su Trenitalia «mira ad accertare l'eventuale scorrettezza relativa al sistema telematico di ricerca e acquisto, tramite il sito aziendale, la App Trenitalia e le emettitrici self service di stazione, delle possibili soluzioni di viaggio, in particolare nell'ambito dell'opzione tutti i treni ove verrebbe resa un'informazione incompleta riguardo ai treni effettivamente disponibili sulla tratta e orario scelti dall'utente». Il risultato sarebbe fuorviante: il consumatore, verrebbe orientato verso l'acquisto della soluzione più veloce e onerosa.

Nel caso di Ntv, invece, il nodo del contendere riguarda il sistema di assistenza telefonica con call center. Due i casi in esame. In primo luogo, sembrerebbe che il cliente che intenda acquisire informazioni o esercitare i propri diritti e prerogative contrattuali sia di fatto obbligato a rivolgersi ad una numerazione telefonica a sovrapprezzo i cui costi, già alti in partenza, sono suscettibili di aumenti ulteriori e non prevedibili, in ragione di lunghi tempi di attesa.

In secondo luogo, il procedimento è volto a verificare la scorrettezza del comportamento di Ntv che avrebbe predisposto un numero a tariffa urbana per l'acquisto dei biglietti, ma al momento dello stesso applicherebbe un sovrapprezzo senza fornire adeguati chiarimenti sulla natura dell'emolumento aggiuntivo preteso.

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