L'arma della Gdf per stanare i furbi del reddito di cittadinanza

La Guardia di Finanza nel corso di questo nuovo anno ha un nuovo fronte da tenere d'occhio: i furbi del reddito di cittadinanza

L'arma della Gdf per stanare i furbi del reddito di cittadinanza

La Guardia di Finanza prepara le nuove mosse per il 2019. Le fiamme gialle nel corso di questo nuovo anno hanno un nuovo fronte da tenere d'occhio: i furbi del reddito di cittadinanza. Di fatto la Gdf avrà uno strumento in più per stanare chi prova ad aggirare i controlli. L'Isac sarà un indicatore che determinerà, come riporta ilSole 24 Ore, il livello di affidabilità contributiva dei datori di lavoro. Il capo del terzo reparto operazioni del Comando generale delle Fiamme Gialle, Giuseppe Arbore spiega più nel dettaglio come verrà usato questo nuovo parametro: "L’Isac, oltre a essere un valido e affidabile strumento della compliance, sarà utilizzato per la selezione di chi svolge attività di lavoro autonomo e di soggetti economici ritenuti a più alto rischio di evasione contributiva", afferma al Sole 24 Ore.

L'Isac nasce da una convenzione tra Inps, Fiamme Gialle, Dogane ed Entrate. Questo strumento di controllo monitora di fatto le dichiarazioni contributive e misura l'attendibilità su questo fronte dello stesso datore di lavoro. Il tutto per rilevare l'emersione del lavoro nero. Con il debutto del reddito di cittadinanza, la Guardia di Finanza opererà su tre fronti. Il primo riguarda il controllo delle prestazioni sociali agevolate con attenzione particolare alle dichiarazioni sostitutive uniche, il secondo invece riguarda un monitoraggio degli indicatori della situazione economica equivalente.

Terzo fronte sarà appunto l'Isac che servirà a contrastare il lavoro nero intensificando i controlli "sull'intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro". Insomma la Gdf è pronta a stanare i furbi del reddito minimo. Peccato che del decreto ancora non c'è traccia...

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