L'attacco di Lufthansa a Etihad

La controllata Swiss mette in ginocchio Darwin, alleata di Abu Dhabi

L'attacco di Lufthansa a Etihad

È guerra nei cieli svizzeri tra Etihad-Darwin e Lufthansa-Swiss. L'arrivo degli arabi come alleati della compagnia regional con sede a Lugano ha fatto infuriare i tedeschi (ormai impotenti sulle alleanze di Abu Dabi con Alitalia e Airberlin), i quali hanno sferrato l'attacco attraverso la controllata Swiss, spinta a una concorrenza aggressiva, con l'ingresso sulle rotte operate da Darwin. Quest'ultima, per non mettere a rischio la sua sopravvivenza, ora è costretta a cambiare repentinamente il proprio modello di business e a licenziare.

La vicenda è rovente e si vedrà prossimamente quale sarà il suo esito definitivo. Perché è tutto nelle mani dell'Ufac, l'Enac svizzero, che non ha ancora dato la propria autorizzazione all'ingresso di Etihad nel capitale di Darwin, annunciato nel novembre 2013: il 33% doveva (dovrebbe) andare ad Abu Dhabi, e la compagnia assumere il marchio di Etihad regional, già applicato sulle livree degli aerei.

Il nodo è semplice: senza l'ok dell'Autorità all'operazione, Darwin non può avviare nella sua completezza il modello di business costruito in funzione dell'alleanza con Etihad, e soprattutto non può mettersi «in rete» con il network di quest'ultima, che in Europa conta già sulle alleanze con Alitalia ed Airberlin, autorizzate (quelle sì) dall'Unione europea; ma la Svizzera è un Paese extracomunitario, con regole autonome.

Darwin senza i code share con Etihad ha le armi spuntate e da sola non ce la fa. Swiss (controllata da Lufthansa) ha poi sferrato un duro attacco, entrando in rotte finora operate solo da Darwin e dando un durissimo colpo - questione di dimensioni - al piccolo vettore ticinese, che ha presentato denuncia all'Autorità garante della concorrenza. Darwin, a questo punto, nel sollecitare le autorizzazioni ancora in sospeso, è costretta a cambiare «in corsa» il proprio modello di business: chiude le tratte che collegavano la Svizzera con Francia e Germania, sulle quali è stata messa fuori mercato, e mantiene solo i collegamenti interni alla Svizzera e verso l'Italia. Parallelamente, per sopravvivere, Darwin ha deciso di utilizzare diversamente le proprie risorse, affittando a terzi, a cominciare dalle compagnie partner di Etihad, parte dei propri aerei e del personale ( wet lease ).

Ciò, comunque, non è sufficiente a riequilibrare i conti, e saranno necessari licenziamenti: dei 60 inizialmente previsti ne sono stati confermati 28 su un personale composto da 320 unità, 100 delle quali assunte nel corso del 2014 proprio in funzione dell'espansione internazionale e dello sviluppo della compagnia contenuto nel business plan progettato insieme all'alleato Etihad.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica