Economia

Lavoro: cinque punti per trovarlo facilmente

Curriculum, colloqui, settori in ascesa e settori in crisi: ecco quali punti tenere presente nella ricerca dell'occupazione

Lavoro: cinque punti per trovarlo facilmente

E pur si muove. Tentenna, esita, fatica, ma il mercato del lavoro sembra riprendersi, sia pur lentamente.

I dati dell'Istat sui primi tre mesi dell'anno rivelano "un primo aggiustamento della domanda (e dell'offerta) di lavoro al nuovo quadro dei costi e di impiego del lavoro", aiutato anche dal Jobs Act voluto dal governo. Con la disoccupazione scesa al 12,4% e 159mila posti di lavoro guadagnati, sembrerebbe aprirsi una fase rosea. Eppure solo poche settimane fa, l'Ocse metteva in guardia: "Nonostante l'impegno del governo, la crescita economica è ancora deludente".

Al netto degli indicatori macroeconomici, però, quello della ricerca del lavoro rimane un problema per moltissimi italiani, sia tra i giovani che sono alle prese con il primo impiego sia tra i tanti - troppi - che invece si ritrovano nella necessità di cercarne uno nuovo magari dopo anni di carriera. Abbiamo chiesto a diversi esperti di aiutarci a tracciare una breve guida per capire come districarsi in quello che spesso si rivela un vero e proprio ginepraio.

Il primo passo: compilare un buon curriculum vitae

La prima mossa da tenere presente (sembra banale ma non lo è) riguarda la stesura del curriculum. Secondo Alberto Baggini di DottorJob, compilando il proprio cv bisogna anzitutto avere il coraggio di abbandonare gli schemi troppo rigidi, sia il cosiddetto curriculum europeo, sia il modello che magari ci ha passato un amico e che si rischia di seguire pedissequamente senza tener conto delle proprie specificità. "Un curriculum che ricordo ancora oggi - spiega Baggini - era quello di un manager che in fondo alla prima pagina aveva stampato un grafico con l'evoluzione della propria carriera: un modo intelligente di farsi ricordare. Inoltre è importante la coerenza tra layout del cv, contenuti e messaggio che si vuole trasferire."

Come sostenere al meglio il colloquio

Quando si va a sostenere un colloquio, la prima cosa da tenere a mente è una: evitare di ripetere quanto scritto nel curriculum. Ma soprattutto documentarsi sull’azienda e cercare di fare capire perché la migliore candidatura è la migliore per quel posto di lavoro specifico.

Quali sono i settori su cui puntare?

Naturalmente, al di là dei consigli pratici sul miglior atteggiamento per affrontare le procedure di selezione, vi sono alcuni indicatori generali da tenere presenti: il primo è quello che riguarda gli andamenti dei singoli settori del mercato del lavoro. Secondo Rosario Rasizza, ad di Openjobmetis, è nell’ambito dei settori artigianali come la falegnameria, la tornitura, l’oreficeria, il mondo della moda e della pelletteria che si ricercano figure altamente specializzate come i prototipisti, i tagliatori di pelli e tessuti, i calzolai.

Un altro settore trainante è quello della ristorazione e alberghiero, con una costante ricerca di cuochi, chef, camerieri, panificatori e pasticceri.

Quali quelli più in crisi?

"Al giorno d'oggi - spiega Rasizza - la ricerca di un posto di lavoro risulta essere più difficile per i giovani che hanno scelto di seguire un percorso di studi umanistici, e, inoltre, rispetto al passato, proprio per il ridimensionamento che ha avuto il mondo finanziario anche per le tutte le figure legate al mondo bancario."

E per quanto riguarda la disoccupazione dei cinquantenni?

Qui sta il vero punto dolente. Perché mentre telegiornali e carta stampata versano fiumi d'inchiostro sulla disoccupazione giovanile, molti meno trattano il dramma dei quarantenni e dei cinquantenni che restano senza lavoro e non riescono a trovarne.

E qui, aggiunge Rasizza, "occorrerebbe ripensare al progetto 'Garanzia Giovani', rinominandolo 'Garanzia Lavoro'."

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