Economia

Leonardo punta sulle navi. Parte il piano acquisizioni

Rileva il 30% dell'italiana Gem elettronica, attiva nei radar 3D, con l'opzione per arrivare al 100%

Leonardo punta sulle navi. Parte il piano acquisizioni

L'Ipo mancata di Drs non ferma i piani dell'ad Alessandro Profumo, che aveva promesso per Leonardo nuove acquisizioni e puntuale ha messo ha messo a segno un primo (piccolo) colpo nel settore dell'elettronica navale. Il gruppo italiano della difesa ha acquisito il 30% di Gem elettronica, società nazionale specializzata nella produzione di radar 3D di piccole e medie dimensioni, sensori e sistemi, soprattutto per il settore marittimo, con cui Leonardo collaborava già da anni su numerosi progetti, tra cui il programma Fremm e Legge Navale: il piano di ammodernamento della flotta della Marina Militare Italiana.

Il valore dell'operazione non è stato ufficialmente comunicato, ma gli analisti stimano un esborso di circa 5 milioni. Un primo step, visto che l'accordo prevede che la società possa acquistare altre quote del capitale fino al 2024, acquisendo così il controllo della società. Gem conta 20 milioni di ricavi e circa 130 dipendenti e opera su settori complementari a quelli di Leonardo, producendo sistemi come radar di navigazione e monitoraggio delle coste. L'azienda è attiva anche sul mercato della sorveglianza marittima e dei confini e produce (quasi esclusivamente in proprio) componenti importanti per i prodotti di Leonardo. Un'operazione che rafforza un settore dove Leonardo ha una lunga esperienza: negli ultimi 50 anni oltre 40 Marine in tutto il mondo hanno scelto i sistemi e le tecnologie di Leonardo per equipaggiare più di 100 unità navali. L'offerta navale di Leonardo include anche una gamma di prodotti e competenze che vanno dalla capacità di produrre e integrare sistemi di combattimento, di gestione del combattimento navale e di comunicazione, fino ai sensori radar, ai sistemi di controllo del tiro, elettro-ottici e di navigazione di ultima generazione, e agli Uav (velivoli a pilotaggio remoto) integrati, ai mitraglieri di diverso calibro, missili, siluri, sonar e suite per la guerra elettronica.

«Sebbene in questa fase questa acquisizione non abbia un impatto sui fondamentali del gruppo, consideriamo il deal positivo da un punto di vista strategico poiché i radar di Gem sembrano complementari a quelli di Leonardo», hanno commentato gli analisti di Intesa Sanpaolo. Positiva anche la reazione del mercato con il titolo che ha chiuso la seduta in Piazza Affari in rialzo dello 0,47% a 6,90 euro.

Un piccolo segnale da parte della società che punta a tenere sotto controllo il debito di 3,3 miliardi di euro e a ripristinare il rating investment grade dopo i pesanti effetti subiti dalla pandemia.

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