È difficile parlare di risparmio senza parlare di fiducia. La fiducia è la vera moneta di scambio tra il mondo finanziario, tra coloro che vendono prodotti in questo settore, in primis le banche, e i clienti: la fiducia che è venuta meno negli ultimi tempi. Le difficoltà delle banche, il fallimento dei quattro istituti a novembre 2015 hanno sfaldato quel senso di solidità che le «colonne del tempio» bancario avevano sempre rappresentato nell'immaginario collettivo.
Gli istituti di credito italiani dovranno alleggerirsi di almeno 100mila operatori e 10mila filiali. La previsione è del Fmi. «Siamo al crepuscolo del bancario, quello della vecchia accezione, e all'alba della consulenza - ha spiegato Maurizio Bufi, presidente di Anasf - la fiducia può essere ricostruita solo con la consulenza, con un rapporto duraturo che permetta al risparmio di guardare al futuro con ottimismo».
I numeri però dicono che del risparmio degli italiani le reti di consulenza, bancarie o meno, gestiscono poco più del 10% di quanto potrebbero avere a disposizione: «I numeri stanno cambiando velocemente e sono certo che continueranno a crescere nei prossimi anni- ha evidenziato Bufi- le famiglie e gli investitori hanno ormai capito che non c'è più spazio per il fai da te. Per anni siamo stati sotto l'effetto placebo dei titoli di stato che ci regalavano rendimento senza che nessuno si dovesse preoccupare d'altro. Ora che il mondo è cambiato, che viviamo nell'era dei tassi negativi, le condizioni impongo di orientare diversamente le scelte di investimento, a meno che non si voglia rischiare di non remunerare affatto i nostri risparmi»
La prossima settimana il mondo della consulenza si ritroverà a Treviso per ConsulenTia. La kermesse è fissata per il 18 ed 19.
Due giorni di lavori a cui potranno partecipare sia gli addetti ai lavori sia i risparmiatori che vorranno comprendere meglio come il mondo del risparmio sia davvero cambiato. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati che Fare in onda sabato alle 20.30 su TgCom24.leopoldo.gasbarro@me.com
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