L'Espresso vola (+8,1% a 1,92 euro) sulle ali di un report di Mediobanca Securities che ha alzato il target sul titolo addirittura del 37% (a 2,07 euro con una raccomandazione a outperform). Non solo, in uno scenario blue sky (in poche parole, se la raccolta pubblicitaria dovesse mai risorgere) secondo Piazzetta Cuccia il target salirebbe addirittura a 3,13 euro. E a ben guardare il report nasconde qualche lato particolare. Prima di tutto l'atteso miglioramento dei conti dell'editore, che pubblicherà il bilancio il 26 febbraio, sta avvenendo a spese di una forte riduzione del personale. Tanto che l'ultima richiesta di 81 esuberi ha innescato una vera guerra generazionale che ha poi portato alle dimissioni del cdr di Repubblica. Certo sono tagli ed efficienze («su cui secondo il broker - il gruppo sta conducendo un lavoro eccezionale») che hanno consentito all'editore di migliorare notevolmente la posizione finanziaria netta (oggi il debito netto 2013 è atteso a 83 milioni, 11 milioni in meno rispetto alle precedenti stime). E prevedibilmente il trend proseguirà, almeno nell'immediato futuro, sia a livello di redditività che di debito.
Sempre rispetto ai numeri, c'è da dire che il 2013 segna, come evidenzia Mediobanca, la ripresa degli allegati su cui è atteso un giro d'affari di 135 milioni (+10% sul 2012). Anche se gli allegati continuano a valere meno della metà rispetto al 2007. E quindi, da soli, non basterebbero a dare lustro ai conti dell'editore sostenuti, invece, dai tagli lacrime e sangue. E dalle prospettive della tv.
Ironia della sorte, infatti, la tv diventa sempre più cruciale nei conti dell'Espresso. I due multiplex del gruppo, che dovrebbero aver fatturato 25 milioni, sono valutati da Mediobanca ben 150 milioni (Repubblica ne vale 267 milioni, praticamente in linea con il fatturato).
Non solo. Il broker ripone grandi speranze nel progetto di integrazione con Ti Media, che potrebbe dare vita a un terzo polo tv italiano, particolarmente attraente per gli operatori esteri che volessero sbarcare sulle nostre frequenze. «L'M&A rappresenterebbe la ciliegina sulla torta», commenta Mediobanca, secondo cui, in caso di cessione dell'asset, il target su L'Espresso salirebbe di 0,35 euro per azione.
Da ultimo, sul gruppo incombe una pesante scure: una multa di 350 milioni per presunta evasione fiscale su cui, da giugno 2012, si attende il verdetto della Cassazione. E che potrebbe pesare fino al 10% sulle quotazioni del titolo.
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