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Fisco, arriva la "resa dei conti". Una (micidiale) stangata fiscale

Il pagamento delle tasse a settembre riguarderà anche i settori più colpiti dall'emergenza Coronavirus: ecco quando arriverà la seconda ondata di scadenze fiscali

Fisco, arriva la "resa dei conti". Una (micidiale) stangata fiscale

Andate in vacanza, se potete: partite in treno, in macchina o in aereo. Godetevi qualche settimana di relax dopo i duri mesi passati a causa dell'emergenza Coronavirus che ha costretto l'intero Paese a restare chiuso in casa privandoci di ogni libertà. Fatelo, non solo per rilanciare l'economia nel settore turistico che risulta essere tra i più colpiti. Non solo per gustare quel sapore di quotidianità che abbiamo perso da marzo. Ma soprattutto perché da settembre è prevista una vera e propria stangata fiscale. Passare qualche giorno di spensieratezza insieme ai propri familiari potrebbe aiutare a non volgere lo sguardo a quella che sarà una seconda ondata di scadenze.

Gli effetti causati dallo tsunami Covid-19 che si è abbattuto sull'Italia sono purtroppo notevoli: il governo giallorosso, nel tentativo di renderli il meno drastici possibile, ha varato il decreto Rilancio contenente misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro, all'economia e di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica. Il dl ha spostato le tasse dei mesi scorsi a settembre, nello specifico dal 16 in poi. Dopo l'estate i contribuenti italiani dovranno rispondere alle chiamate del fisco: prenderanno il via i versamenti per cartelle di pagamento emesse fino al 31 agosto 2020 dall'Agenzia delle entrate riscossione e per gli avvisi bonari.

La stangata fiscale

Stando a quanto riportato dall'edizione odierna de La Verità, le tasse continueranno a terrorizzare anche imprese e professionisti con ricavi o compensi non superiori ai 50 milioni di euro, che hanno avuto una diminuzione del fatturato o dei compensi di almeno il 33% nel corso di marzo e aprile rispetto al medesimo periodo dello scorso anno e che hanno avuto la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi in scadenza tra aprile e maggio: entro il 16 settembre bisognerà saldare tutto. È c'è l'ombra di una severa sanzione per chi non dovesse provvedere a saldare le imposte non versate tra aprile e maggio.

Dopo aver ricevuto un'iniziale agevolazione fiscale, pure le imprese turistiche, i centri sportivi e di intrattenimento dal 16 settembre dovranno mettersi in regola con il pagamento di quanto sospeso nei mesi precedenti. Sembra paradossale ma in realtà è la amara fotografia della situazione che si verificherà: coloro che hanno subito forti perdite nei mesi dell'emergenza Coronavirus saranno maggiormente coinvolti nel pagamento delle tasse dopo l'estate. Va inoltre aggiunto che per il 2020 è stato previsto un 730 con date diverse: la scadenza della presentazione è stata fissata per il 30 settembre. Con la pandemia sono cambiati sia la dichiarazione dei redditi sia il modulo fiscale del 730: a partire dal 5 maggio è stata resa disponibile e scaricabile la versione precompilata.

Tra falle e Pvc

Molta attenzione bisogna dedicare all'articolo 157 del dl 34/2020: l'incongruenza tra emissione e notifica determinerà alcune problematiche in quanto si verranno a creare due diversi termini di decadenza. Comunque gli organi dell'amministrazione finanziara inoltreranno i Pvc, ultimo atto della verifica fiscale.

Il Processo verbale di constatazione dovrà essere consegnato entro la fine di ottobre in modo da rispettare il termine di emissione in scadenza del 31 dicembre 2020. E bisogna ricordare che fino alla fine del mese di agosto sono bloccate le operazioni di recupero dell'agenzia delle Entrate-Riscossione.

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