L'Europa prende di mira il prestito ponte Alitalia

L'Antitrust apre una indagine approfondita Ma Patuanelli: «Presto il bando per la vendita»

L'Europa prende di mira il prestito ponte Alitalia

Mentre il comparto italiano del trasporto aereo crolla sotto i colpi dell'epidemia di coronavirus, la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, non trova nulla di meglio da fare che aprire un'indagine sul nuovo prestito ponte da 400 milioni per Alitalia. L'Antitrust di Bruxelles intende stabilire se il finanziamento costituisca un aiuto di Stato dopo aver ricevuto una serie di denunce dalle compagnie concorrenti secondo le quali il prestito è illegittimo.

L'avvio di un'indagine approfondita è una procedura standard che consente all'Italia la possibilità di presentare le loro osservazioni entro un mese. Non ci sono limiti di tempo per la decisione della Commissione che, infatti, sta ancora portando avanti separatamente l'indagine sul vecchio prestito da 900 milioni.

La vicenda, come detto, peggiora una situazione già di per sé caotica dopo la richiesta da parte del commissario straordinario Giuseppe Leogrande di aprire la procedura di cassa integrazione straordinaria per 4mila dipendenti circa dei quali 2.700 coinvolti a causa del minor traffico determinato dalla psicosi dell'epidemia. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha cercato di evitare le polemiche, annunciando a sorpresa la prossima pubblicazione del bando per la cessione. «Credo ci sia una interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ore», ha detto aggiungendo di confidare «in una soluzione positiva» anche se l'emergenza «incide sulla vendita dei biglietti». La mossa è inaspettata perché la richiesta della cigs fino a fine ottobre sembrava preludere a un rinvio della procedura oltre il termine del 31 aggio fissato dal decreto. «Il panico ha prodotto la cancellazione di più di 80 voli da varie compagnie aeree. Ci risultano disdette oltre il 40% delle prenotazioni: il protrarsi di questa situazione creerà problemi occupazionali», ha chiosato la Filt-Cgil. Critiche anche le opposizioni. «Il ministro Patuanelli riferisca alla Camera perché c'è totale confusione», ha dichiarato Giorgio Mulé, portavoce dei gruppi Fi di Camera e Senato. «Intervenga il governo senza scaricare la crisi sulle spalle dei lavoratori», hanno protestato i senatori della Lega.

La flessione del traffico, infine, sta moltiplicando le cancellazioni. Alitalia ha eliminato i collegamenti su 38 rotte nazionali e internazionali a causa del gran numero di posti lasciati vuoti. British Airways ha prolungato lo stop ad alcune destinazioni del Nord Italia. Il blocco, inizialmente previsto fino all'11 marzo, è stato prolungato fino al 28. Coinvolte, oltre a Milano, anche Bologna, Venezia e Torino.

Stessa decisione pure per Easyjet, sempre per il coronavirus. La compagnia segnala un significativo calo della domanda verso il Nord dell'Italia. Nei primi tre giorni della settimana negli scali milanesi i passeggeri sono diminuiti del 32,5%, quelli di Bergamo di oltre il 30.

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