"L'Europa resti un sistema aperto"

Panetta difende la scelta dell'euro digitale: "Non si prospera senza commercio"

"L'Europa resti un sistema aperto"
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Un'Europa che deve ritrovare se stessa, stringersi attorno ai suoi valori fondanti, rispondere con unità e visione al disimpegno degli Stati Uniti e alle turbolenze globali. È stato questo il cuore pulsante della seconda giornata di Young Factor 2025, la conferenza internazionale promossa dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori a Milano, nella sede simbolo della finanza italiana, Palazzo Mezzanotte, sede storica di Borsa Italiana, con la partecipazione straordinaria di sei governatori delle principali banche centrali europee, del ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, e con il contributo diretto di circa 300 studenti europei.

Ad aprire il confronto Fabio Panetta, governatore della Banca d'Italia, che ha denunciato con chiarezza l'irrazionalità delle politiche protezionistiche americane e l'isolazionismo crescente. "Non si prospera chiudendosi al commercio internazionale. Non è mai successo e non succederà nemmeno questa volta", ha detto. Riguardo alla tensione geopolitica tra Israele e Iran, ha avvertito: "Il rischio è che questi episodi possano scappare di mano e provocare degli esiti nefasti".

Molto forte anche la presa di posizione sulla necessità di rafforzare l'integrazione europea, soprattutto sul piano della difesa. "Per evitare le conseguenze avverse di un aumento della spesa dobbiamo farlo a livello europeo", ha affermato, rilanciando l'idea di sfruttare sinergie e economie di scala. Sul piano monetario, Panetta ha ribadito il valore strategico dell'euro digitale, definendolo "una moneta con zero rischi e le stesse garanzie dell'euro cartaceo, necessaria per mantenere la sovranità della Ue".

In un dialogo ricco e concreto, Messina ha riportato il discorso sull'economia reale, le diseguaglianze e le priorità sociali. "Abbiamo la povertà, giovani che cercano lavoro, problemi di stipendi. E oggi tutti parlano solo di riarmo: io non riesco a trovarmi a mio agio", ha dichiarato, chiedendo maggiore attenzione alle necessità della società. A chi guadagna molto, ha lanciato un monito: "La correlazione rigida tra stipendio e produttività è una scusa. Quando un'azienda fa grandi utili, è doveroso redistribuire e aumentare i salari", ha ribadito. Secondo Messina, l'Italia e l'Europa devono investire "sui giovani, sul lavoro, sul benessere diffuso".

Ha portato poi il proprio contributo il governatore della Banca di Spagna, José Luis Escrivá, intervistato da Osvaldo De Paolini, vicedirettore del Giornale e direttore di Moneta. Escrivá ha messo in guardia sull'uso dell'intelligenza artificiale nel settore bancario. "Ci vuole controllo umano", ha detto sottolineando che "alcune cose non si possono demandare alle macchine: il rischio è discriminare le persone, classificandole per decidere a chi concedere un prestito". Ha anche denunciato le barriere normative che impediscono una vera Unione bancaria europea. "Ogni Stato ha regole proprie sulla bancarotta o sui prodotti finanziari: questo ostacola l'integrazione e riduce la concorrenza".

Nel corso della giornata, si sono susseguiti gli interventi di altri protagonisti del mondo bancario europeo. Il governatore francese François Villeroy de Galhau ha lanciato un messaggio potente ai giovani. "Oggi l'Europa è la vera terra della libertà, non più gli Stati Uniti", ha affermato. La democrazia, ha ricordato, non va considerata un'acquisizione definitiva. "La libertà non è individualismo ma lotta comune per valori condivisi", ha aggiunto. Ha poi rilanciato la proposta di agire con eurobond per una difesa comune europea. "Non vogliamo difendere la Polonia, la Lettonia o il Portogallo da soli, vogliamo difendere l'Europa", ha detto il governatore portoghese Mario Centeno.

Il presidente dell'Osservatorio Permanente

Giovani-Editori, Andrea Ceccherini, ha infine rimarcato lo spirito della manifestazione. "Qui costruiamo occasioni vere di confronto tra generazioni, per educare i giovani a diventare cittadini più liberi e responsabili", ha detto.

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