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L'inflazione rallenta, occhi puntati su Bce

La corsa dei prezzi scende al 4,3%, migliora anche il carrello della spesa

L'inflazione rallenta, occhi puntati su Bce

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Settembre porta un po' di sollievo dal fronte dell'inflazione, ma forse non ancora abbastanza per indurre la Bce a sotterrare l'ascia di guerra dei tassi. I motivo è stato più volte ribadito dalla presidente dell'Eurotower, Christine Lagarde (in foto): la crescita dei prezzi al consumo è in fase di rallentamento, ma a un ritmo non ancora soddisfacente. Il carovita si è comunque attestato nell'eurozona a +4,3% (minimo dall'ottobre 2021) dal 5,2% di agosto, mentre in Italia il raffreddamento appare più complicato (+5,3% da +5,4%). Nota di conforto è la frenata dei prezzi degli alimentari, la cui crescita si riduce sensibilmente pur restando marcata (+8,6%), così come del «carrello della spesa» (+8,3%). All'opposto preoccupa la risalita degli energetici non regolamentati, spinti in particolare dalla benzina (+13,9% in un anno), e dei servizi di trasporto. In flessione invece i prezzi dell'energia elettrica a mercato libero (-8,7%), del gas di città e gas mercato libero (-5,6%).

Le notizie che arrivano dai mercati dell'energia, con il petrolio che sta puntando quota 100 dollari al barile, rendono più incerte le prospettive. Le ricadute sull'inflazione rischiano infatti di essere pesanti se le quotazioni del greggio trainassero al rialzo non solo i prezzi dei carburanti, come sta accadendo, ma anche quelli del gas, magari con la complicità di un inverno particolarmente rigido. La Lagarde ha di recente detto che «la crisi energetica si sta smorzando», ma ai piani alti di Francoforte non tutti condividono tanta sicurezza. Anche se dopo i dati sull'inflazione di settembre gli analisti di Bloomberg azzardano che la Bce potrebbe decidere di mettere in pausa il ciclo di inasprimenti, dopo i dieci consecutivi messi in campo che hanno portato il tasso di riferimento al record del 4,50%. Per poi, una volta raggiunto a metà 2024 il target del 2%, incasellare in giugno il primo taglio del costo del denaro. Il governatore della Banque de France Villeroy ha sottolineato come la crescita rallentata dei prezzi dimostri che «la politica monetaria è efficace» e sta funzionando e «che l'attuale livello dei tassi è appropriato».

Positive le Borse europee (+0,3% Piazza Affari) che, in chiusura perdono però gran parte della spinta accumulata a metà giornata.

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