L'Italia va «lenta» anche in banda larga

Telecom scende al 61 per cento nel mercato della telefonia fissa

L'Italia va «lenta» anche in banda larga

L'Italia è lenta non solo sul fronte dell'uscita dalla crisi, ma anche su quello della velocità nelle connessioni a banda larga fissa. Secondo i dati rilasciati dall'Agcom nell'osservatorio trimestrale sulle tlc, l'Italia è in ritardo: solo 47ª nel rank mondiale, mentre soltanto l'1,6% delle linee è in grado di supportare servizi video di elevata qualità. Tra i dati della ricerca, la flessione degli accessi su rete fissa a banda «normale» (-560mila su base annua, oltre 1 milione negli ultimi due anni). Utenti che ovviamente non hanno rinunciato al collegamento a Internet, ma hanno chiesto un upgrade della linea passando così da 7 a 30 o magari a 100 Mb. Sul fronte degli operatori, comunque, Telecom negli ultimi due anni ha perso 1,5 milioni di linee fisse, scendendo al 61% del mercato, di cui solo 450mila (il 30%) vengono «recuperate» dai concorrenti. Wind, al 13,5%, mantiene sostanzialmente le posizioni, mentre cresce Fastweb (+0,8% su base annuale) che ora sfiora il 10% di quota di mercato, superando Vodafone, ferma al 9,5%. Bene, invece, gli utenti della fibra ottica, quella che permette velocità di navigazione a 100 Mb, che superano i 540mila grazie alla crescita della rete Nga. Negli accessi mobili gli utenti sono scesi di 2,2 milioni di unità, per effetto della «pulizia» effettuato dai gestori sul loro «parco» che, di fatto, hanno cancellato le sim inutilizzate. Quanto alla telefonia mobile scendono gli utenti di Tim che pur arretrando leggermente (-0,5%) si conferma leader di mercato (32,1%), mentre arretra Vodafone, -2,1% (27,7%). Sale invece «3» che supera il 10% di quota di mercato. Da rilevare che è sceso e di molto l'indice di mobilità. Gli utenti, cioè, cambiano gestore molto meno spesso di prima con l'indice passato dal 20 al 12,6%. Aumenta invece al 6,9% la quota di mercato degli operatori mobili virtuali (Mvno) in Italia, con ben 6 milioni e 560mila linee grazie al boom dell'operatore portoghese Lycamobile.

Nel dettaglio PosteMobile continua a restare leader tra gli operatori, mobili virtuali, ma la quota cala al 47,4% (era al 55,2% nel primo trimestre 2014), al secondo ora si trova Lycamobile, con il 12,9%.

A seguire in classifica c'è Fastweb Mobile, che retrocede però in terza posizione con il 12,2%. Scendono anche CoopVoce all'8,2% e Erg Mobile al 5,6%. Tra i dati salienti, due conferme: il crollo degli Sms (-42%) che si contrappone all'aumento del traffico dati su banda larga mobile (+42,9%).

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