Economia

Una "chiave" con otto caratteri farà sparire i contanti dalle tasche

L'emergenza sanitaria potrebbe frenare o far slittare l'inizio del previsto cashback: la fase sperimentale sarebbe dovuta partire con il 1 dicembre

Una "chiave" con otto caratteri farà sparire i contanti dalle tasche

Piano cashless pronto al decollo, la maggioranza giallorossa freme per avviare una delle riforme che da sempre considera più importanti ed a cui tiene maggiormente, col premier Conte pronto in ogni occasione a parlarne ed a esaltarla: in arrivo anche il "codice" (una chiave composta da 8 caratteri) per accedere alla incentivante lotteria premio.

Lo strumento di controllo dei conti degli italiani, venduto come innovativa introduzione con tanto di lotteria a premi, tuttavia, rischia di slittare, quantomeno la sua parte spacciata per più vantaggiosa, ovvero quella del "cashback". La prevista restituzione di parte degli acquisti per i più ligi tra i contribuenti grazie alla compravendita mediante carte e app, prevista per l'ormai prossimo dicembre, rischia di saltare, ufficialmente a causa dell'emergenza Coronavirus. Come fare, infatti, ad invitare all'acquisto gli italiani se nel contempo vengono attuate le rigide misure restrittive previste per le zone arancioni e rosse?

Una situazione che rischia di compromettere il piano di raccolta di pagamenti con carte preparato ad hoc proprio per dicembre, il mese dello shopping natalizio: risultato esercenti preoccupati e più che probabile impennata dell'e-commerce.

Governo che, anche dinanzi al pericolo di slittamento non si sbilancia e non affronta direttamente il problema del traballante inizio del piano cashless, ma ci tiene tuttavia a sottolineare che "i rimborsi non concorrono a formare il reddito del percipiente e non sono assoggettati ad alcun prelievo erariale". Questo aspetto particolare, riportato da "Repubblica", è un ulteriore e studiato elemento attrattivo, grazie anche al quale i principali istituti di credito/pagamento si sono mossi con largo anticipo allo scopo di calamitare i primi volontari. Questi ultimi, per partecipare alla lotteria del cashback, dovranno legare gli strumenti di pagamento al proprio codice fiscale. A tal proposito il Garante della privacy e il Consiglio di Stato hanno già valutato ed autorizzato allo sfruttamento della App "Io", disponibile via Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione).

Già nella fase sperimentale dicembrina si potranno testare le condizioni previste per il resto del 2021, anno in cui prenderà pieno vigore il cashback. Si parla di un rimborso del 10% del totale delle spese effettuate con pagamento digitale tracciabile, ma sarà necessario rispettare determinate condizioni per potervi accedere. Innanzi tutto un numero di transazioni con carta di credito pari a 10 o superiore e poi ovviamente un tetto di spesa che non superi i 1500 euro complessivi a semestre (300 euro l'anno). Tutto questo, se si dovesse aver diritto al massimale previsto, potrebbe comportare un rimborso fino a 150 euro che, per quanto concerne la fase sperimentale del prossimo mese (sempre che ovviamente parta), saranno riaccreditati sul conto corrente del contribuente entro febbraio. Rimborso che dovrebbe avvenire direttamente sull'Iban. Per i 100mila più bravi ad accumulare crediti la lotteria del governo prevede il superpremio da 3mila euro, e la graduatoria sarà stilata direttamente grazie alla preziosa collaborazione di operatori come Satispay.

Ma ecco in arrivo la novità più allettante, che, a quanto pare, sarà disponibile a partire dal prossimo 1 dicembre, ovvero il "codice lotteria". La chiave, una serie di 8 caratteri connessa direttamente al codice fiscale personale e dotata di codice a barre per la lettura ottica, dovrà essere presentata ai negozianti. Sarà poi compito degli esercenti produrre un biglietto elettronico per ciascun euro speso dal cliente (con un arrotondamento alla cifra intera successiva dai 0,50 centesimi in su), ma con un massimale di 1000 per transazione.

Per rendere ancora più "seducente" la promozione, l'Agenzia delle entrate ha deciso di includere anche le spese sanitarie.

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