L'Ue fa il pieno con il primo bond "verde"

Richieste pari a 11 volte l'offerta. L'idea di stoccare il gas con l'Ucraina

L'Ue fa il pieno con il primo bond "verde"

L'Europa lancia il suo primo green bond, ed è subito record. L'emissione da 12 miliardi ha raccolto 135 miliardi, ordini dunque 11 volte superiori all'offerta, spianando la strada della Commissione europea, che con questa mossa punta a raccogliere sul mercato le risorse per finanziare parte di «Next Generation Eu»:il pacchetto da 800 miliardi di euro lanciato da Bruxelles per favorire la ripresa dell'economia dalla crisi pandemica. Un esordio con il botto che arriva in un momento molto delicato sul fronte energetico e della transizione energetica. Il rincaro delle materie prime (gas e petrolio in testa) sta spingendo l'Europa a mettere a punto una strategia per calmierare i prezzi e assicurare le scorte. E dall'altro sta cambiando lo scenario con già otto Paesi - Francia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Ungheria, Polonia, Romania - che stanno ripensando il ritorno all'atomo. Un quadro in evoluzione che ieri ha segnato un punto in favore della strategia europea. La Commissione guidata da Ursula von der Leyen (in foto) diventerà protagonista assoluta nell'arco dei prossimi 5 anni con altre emissioni - l'obiettivo dei vertici comunitari è di raccogliere 250 miliardi entro il 2026 - e la sua azione favorirà il lancio di ulteriori e nuovi green bond corporate. Guardando ai dettagli dell'operazione, i primi e maggiori sottoscrittori arrivano dalla Gran Bretagna (29%). In scia gli investitori dei Paesi nordici (12%), di Benelux e Francia (entrambi con l'11%), di Germania (10%), Italia (9%), Spagna (4%), resto del mondo (ugualmente con il 4%) e Asia con il 3 per cento. Il programma di green bond per il Next Generation Eu «è destinato a trasformare la Ue nel più grande emittente di obbligazioni verdi al mondo, è un segnale potente dell'impegno dell'Unione per la sostenibilità», ha detto il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, spiegando che «è estremamente importante cogliere l'opportunità di mostrare chiaramente agli investitori che i loro fondi saranno utilizzati per finanziare una ripresa europea sostenibile». Il green bond avrà una durata di 15 anni, con scadenza a febbraio 2037, un rendimento dello 0,453 per cento.

Un successo in attesa del Consiglio europeo del 20-21 ottobre, che sarà seguito da un consiglio straordinario dei ministri dell'Energia il 26 ottobre a Lussemburgo. Un appuntamento nel quale l'Europa getterà le basi per creare «stoccaggi in comune» di gas naturale, coinvolgendo anche l'Ucraina, così da far fronte all'ulteriore fiammata dei prezzi dell'energia in vista dei prossimi mesi.

La stangata sulle bollette, per alleviare la quale il governo Draghi ha già stanziato 4 miliardi, pare infatti destinata a proseguire. E ora la Commissione si prepara a svelare la sua «cassetta degli attrezzi», che sarà messa a disposizione degli Stati membri per attutire l'impatto dei rincari dei prezzi su famiglie e imprese.

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