Lupi: «La Cdp non è un bancomat No a sostegni economici per Alitalia»

Doccia fredda per Alitalia: il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, esclude un «sostegno economico» del governo alla compagnia aerea e sottolinea come la Cassa depositi e prestiti non possa diventare «la mamma e il bancomat di tutti».
«Prima di andare a cercare i soldi bisogna che Alitalia presenti il piano industriale, con le prospettive di sviluppo, le alleanze, le risorse che mettono i privati e poi si cercano partner, alleanze e risorse» - ha detto il ministro, in occasione della visita del Treno Diagnostico Diamante.
«Se si capovolge il problema - ha aggunto Lupi - sembra che Cdp diventa la mamma e il bancomat di tutti e questo è sbagliato in particolare dal punto di vista metodologico».
Una volta visto il piano, ha concluso il ministro, «vedremo che tipo di supporto si può dare. È un supporto che innanzitutto non può essere economico, ma di accompagnamento, di sviluppo di strategie e di alleanze, questo è il ruolo che spetta al governo».
Intanto, continua la guerra a colpi di cifre con Ryanair.

La compagnia low cost risponde all'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, che l'aveva accusata di «distruggere posti di lavoro in Italia», confermando che crescerà «fino a trasportare 24 milioni di passeggeri italiani quest'anno, che sosterranno 24mila posti di lavoro in Italia, con il progetto di creare ulteriori 13mila nuovi occupati se il governo dovesse accettare il piano di crescita Ryanair». Questi risultati, ha rilanciato in una nota Ryanair, sono stati raggiunti «in un momento in cui Alitalia ha tagliato gli stipendi fino al 20% e ha tagliato l'orario di lavoro del suo personale».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica