In mancanza di regole certe l'ex monopolista non vuole impegnarsi. Il ruolo del governo

Continua la telenovela del possibile accordo tra Telecom e Metroweb. Se fino a due mesi fa l'acquisto della quota del 53% in mano a F2i da parte dell'ex monopolista sembrava scontato, da una decina di giorni la trattativa, tanto voluta dal governo, appare arenata. Ieri l'ad di Metroweb, Alberto Trondoli, ha specificato che i colloqui non sono interotti. Quanto a Telecom, mentre pareva che il cda del 19 febbraio scorso avesse interotto le trattative, il giorno seguente l'ad Marco Patuano aveva affermato che la società continuava il discorso con Metroweb anche se, per il momento, Telecom stava puntando sul suo piano di investimenti senza accordi esterni.

Il risultato è che F2i, che sperava di monetizzare il suo investimento da 200 milioni di euro in Metroweb, raddoppiando il capitale, non è ancora riuscita a vendere la società della fibra ottica attiva a Milano e Bologna.

Metroweb, partecipata al 49% da Cdp, doveva essere il veicolo prescelto dal governo per realizzare la rete in fibra ottica in Italia, Paese molto arretrato in questo campo dato che solo l'1% della popolazione è raggiunto dall'infrastruttura. Il problema è che Telecom aveva poca voglia di investire capitali ingenti sulla fibra, operazione che avrebbe, forzatamente, favorito i concorrenti. O meglio il concorrente, ossia Vodafone, che da qualche tempo è particolarmente attiva anche sul fronte della telefonia fissa tanto che ha già preparato un'offerta a 300 Mb (il collegamento Adsl è a 7 Mb) a 25 euro al mese. Si tratta, ovviamente, di una promozione sottoscrivibile solo in limitate zone di Milano e Bologna, ossia quelle servite da Metroweb, però è un passo avanti nella direzione richiesta dal governo. Qaunto all'altro player a banda ultralarga, Fastweb ha annunciato un piano di investimenti su una tecnologia che permette di potenziare l'ultimo miglio del doppino in rame senza investire in fibra ottica. Il sospetto è che anche Telecom voglia fare la stessa cosa, in attesa di strategie, ergo di investimenti, sulla fibra da parte del governo.

La partita è complicata e solo una decisa presa di posizione del governo potrebbe sbloccarla. Ieri Fitch ha promesso, visti i conti, un miglioramento del rating di Telecom.

I miliardi che Telecom investirà nella banda ultralarga in tre anni, solo 500 milioni sono per la fibra

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