Economia

Le tasse, le pensioni, i bonus Cosa cambia con la manovra

Nella Manovra previste diverse misure per il lavoro e la previdenza sociale. Alla scuola destinati oltre 3,7 miliardi euro. Prorogato il supebonus 110%

Le tasse, le pensioni, i bonus Cosa cambia con la manovra

Con 156 sì, 124 no e nessun astenuto l’aula del Senato ha votato la fiducia posta dal governo sull'articolo 1 del Ddl di Bilancio 2021 che prevede una manovra di circa 40 miliardi di euro, di cui 24 coperti con un aumento del deficit. Con l’ok da parte di Palazzo Madama è stato sventato il rischio dell’esercizio provvisorio che sarebbe scattato a partire del primo gennaio.

Tra le misure incluse nella legge di Bilancio è stato inserito un pacchetto lavoro che prevede l’allungamento della cassa integrazione di emergenza di altre 12 settimane (tutte gratuite per le imprese), il blocco dei licenziamenti, seppur con eccezioni, che proseguirà fino al prossimo 31 marzo e la conferma delle deroghe alle causali del decreto Dignità su proroghe e rinnovi dei contratti a termine. Previsti anche altri provvedimenti. Tra questi, come illustra il Sole 24 ore, sarà garantito un "anno bianco" di esonero dei minimali contributivi per tutte le partite Iva e i professionisti, ordinisti e non, che sono stati colpiti dalla crisi economica diretta conseguenza della pandemia di coronavirus.

Proroga per Ape sociale e Opzione donna

Oltre al tema del lavoro, nella manovra c’è spazio anche per un pacchetto dedicato alla previdenza sociale. Prevista, infatti, la proroga di un anno dell’Ape sociale e di Opzione donna. È stato, inoltre, prolungato fino al 2023 l’isopensione per i lavoratori giunti a fine carriera: la misura, prima prevista solo in via sperimentale per il triennio 2018-2020, consente di accedere al pensionamento anticipato se si raggiungono i requisiti minimi nei 7 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro. Il tutto a condizione che l’azienda esodante corrisponda, con oneri interamente a suo carico, un assegno ai lavoratori che abbia un importo equivalente alla pensione per l’intero periodo di esodo fino al raggiungimento dei requisiti per il collocamento a riposo.

Assegno universale per i figli

Da luglio previsto l’assegno universale per i figli. Nella manovra sono stanziate risorse per 3 miliardi di euro per il 2021 e 5,5 per l’anno successivo. Il contributo è riconosciuto dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio e vale fino a un massimo di 200 euro al mese.

Proroga superbonus 110%

Novità anche per quanto riguarda il superbonus del 110% prorogato fino al 30 giugno 2022. Ma ci sarà una eccezione: l'estensione a tutto il 2022 per i condomìni che alla fine di giugno avranno già completato il 60% dei lavori.

La scuola

Per il mondo della scuola sono stati stanziati oltre 3,7 miliardi, di cui 2,2 di spesa corrente e oltre 1,5 per investimenti. Previsto un piano pluriennale di immissione in ruolo di 25mila docenti di sostegno che sarà integrato da fondi che serviranno sia per la formazione degli insegnanti sui temi dell'inclusione che per l'acquisto di ulteriori ausili didattici. Via libera anche ad una nuova procedura concorsuale, che sarà bandita ogni due anni e verrà disciplinata da un decreto del ministero dell’Istruzione, per reclutare docenti specializzati sul sostegno.

Per il prossimo anno è stato incrementato di 70 milioni di euro il finanziamento alle scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità. Altri 20 milioni sono stati poi stanziati per aiutare gli allievi in difficoltà economiche: a questi ultimi sarà concesso per un anno, in comodato d'uso gratuito, un dispositivo mobile dotato di connettività o un bonus dello stesso valore. Novità anche per chi è presente negli elenchi. Le graduatorie potranno essere integrate ogni biennio: in questo arco di tempo, infatti, il punteggio dei candidati sarà aggiornato sulla base dei nuovi titoli conseguiti.

Oltre 1,5 miliardi sono stati stanziati per l'edilizia scolastica. Prevista l'assegnazione di 1 milione di euro in più per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023 per gli interventi urgenti, con particolare riguardo per le aree a maggiore rischio sismico.

Nella manovra è inserita anche la proroga di un anno dei poteri commissariali ai sindaci di comuni e Città metropolitane e ai presidenti di Provincia per effettuare una rapida realizzazione degli interventi necessari.

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