Economia

Manovra in retromarcia: slitta lotteria degli scontrini

Potrebbe scattare solo da luglio 2020 la lotteria degli scontrini: ecco cosa cambia nella manovra

Manovra in retromarcia: slitta lotteria degli scontrini

Il governo innesta la retromarcia. L'esecutivo ancora una volta fa un passo indietro e a fatica prova a rimangiarsi i punti centrali della manovra e quando proprio non riesce ad eliminarli li rinvia. È questo il caso della lotteria degli scontrini. Infatti il nuovo sistema con la lotteria vedrà la luce solo a luglio 2020. E a far slittare la nuova macchina fiscale è proprio un emendamento presentato dal governo. Ma questa non è l'unica correzione da parte dell'esecutivo. Ad esempio ieri il governo ha presentato un progetto per finanziare gli straordinari dei vigili del fuoco e dei poliziotti. Poi c'è anche una correzione, come ricorda ilMessaggero, sul fronte dei fondi per la Cassa integrazione per cessazione. Ma la più grande novità riguarda la tassa sulle vincite. Il micro balzello dell'1,8 per cento sulle vincite fino a 500 euro sulle slotmachines sarà abbassato alla soglia dei 200 euro. Novità anche sulla Preu, ovvero il prelievo unico erariale per i concessionari. Il prelievo unico sulle slot più vecchie salirà al 23,5 per cento ma di fatto è probabile che questa impennata possa essere poi scaricata direttamente sui giocatori con un abbassamento del payout dal 68 per cento al 65 per cento. Un altro intervento ci sarà sul pacchetto che andrà ad inasprire le pene per le frodi fiscali e per l'evasione portate fino a 8 anni.

È probabile che il governo decida di ammorbidire questo fronte considerando un aspetto non secondario. Tra i comportamenti finiti nel mirino ci sono anche gli omessi versamenti per le imposte non dichiarate, ovvero una circostanza che può verificarsi anche quando un contribuente è in piena difficoltà finanziaria. Tra le altre misure c'è anche quella di obbligare i Comuni a fare sconti sulla Tari in base alla produzione di rifiuti. Ma i colpi di scena potrebbero non finire qui. Infatti sotto la lente del Parlamento finiranno anche i nuovi balzelli come quello sulla plastic tax o quello sulle auto aziendali, per non parlare poi della sugar tax. Di fatto su questi balzelli potrebbe scatenarsi una vera e propria battaglia in Aula tra le varie anime della maggioranza creando parecchio caos sul percorso della manovra. Insomma a quanto pare il governo ha le idee parecchio confuse e sulle tasse annunciate inizia a innestare la retromarcia sconfessando lo stesso testo della legge di Bilancio. Segno chiaro che l'esecutivo giallorosso ha paura di perdere quell'ultimo barlume di popolarità che gli è rimasto.

Le Regionali in Emilia in questo senso potrebbero rappresentare il capolinea politico di Conte&Co.

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