Economia

"Mediaset in Germania per rendere più forte Mfe"

Il cfo Giordani spiega a Der Spiegel la centralità del mercato tedesco. La sfida con i giganti web

"Mediaset in Germania per rendere più forte Mfe"

In un mondo globalizzato anche una tv generalista, gratuita e non interattiva deve guardare fuori dai confini di casa propria. Questo ha detto Marco Giordani, direttore finanziario di Mediaset, in una lunga intervista al newsmagazine tedesco Der Spiegel, a proposito della quota (25%) rilevata dall'emittente italiana nella tedesca Prosiebensat.

«Abbiamo investito lì - ha spiegato Giordani - perché non può esserci consolidamento in Europa senza il mercato televisivo tedesco, il più importante» del vecchio Continente. L'obiettivo comunque non sarebbe una fusione. Inoltre Mediaset non ha alcuna intenzione di imporre sue strategie all'assemblea di Prosiebensat che si svolgerà domani tanto, che non ha presentato una propria lista. Certo è che l'addio dell'ad di Prosiebensat Max Conze, che non era d'accordo con le strategie del Biscione, aiuta. Conze infatti voleva che ProSieben rimanesse indipendente e cooperasse con altre emittenti europee solo quando necessario. Mentre il nuovo ad Rainer Beaujean, sembra avere la stessa visione della società italiana, ossia un polo europeo per la tv generalista al fine di fronteggiare, su piani diversi, temibili concorrenti nel settore pay come Netflix e Amazon. «Impossibile fare concorrenza ai giganti del web ha detto Giordani a Der Spiegel - siamo troppo piccoli. Una volta l'attività di broadcaster allora era molto più semplice. Si produceva localmente e si trasmetteva solo in modo lineare: la cooperazione paneuropea non era necessaria. Oggi invece bisogna raccogliere e gestire enormi quantità di dati e la tecnologia per farlo è costosa. Netflix e Amazon puntano sulla library. I nostri punti di forza sono invece le storie d'attualità locale, contenuti live, che dopo un mese potrebbero non essere più aggiornati». Quanto alle sinergie, Giordani ha rimarcato che Mediaset non ha interesse a portare in Germania la tv italiana ma creare una serie di opportunità al fine di ridurre i costi di esercizio del 30%. Se Prosieben dovesse rifiutare, il Biscione potrebbe guardare anche al altri partner. Quanto ai problemi con Vivendi - il gruppo francese, che è il secondo azionista di Mediaset dietro a Fininvest, ha avviato una battaglia legale per cercare di ostacolare l'operazione di fusione tra il Biscione e la controllata spagnola, propedeutica a qualunque obiettivo di realizzazione di una tv generalista europea, Giordani non ha dubbi: «Sono ottimista sul fatto che in Tribunale i problemi si risolveranno nelle prossime settimane. E anche Vivendi sa benissimo che, nel nostro settore, ormai conta solo la dimensione. Se non realizziamo noi il piano, lo farà qualcun altro. Noi e Vivendi stiamo solo sprecando tempo e denaro in questo contenzioso».

In Piazza Affari, Mediaset ieri è salita dello 0,85 per cento.

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