Roma, Parco della Musica. Consulentia 2017. La kermesse nazionale dei consulenti finanziari, che si è conclusa ieri, ha fatto da palcoscenico ai nuovi temi legati al rapporto tra il mondo del risparmio e di chi è chiamato a gestirlo. Protagonista principale Mifid 2, la nuova normativa che entrerà in vigore il prossimo anno e che cambierà non poco le regole del gioco soprattutto in tema di trasparenza. Rendere palesi tutti i costi dei servizi finanziari costringerà gli operatori a dare il meglio di sé pur di dimostrare di valere quei costi.
Tutto ciò non potrà che migliorare il valore della consulenza a tutto vantaggio sia dei risparmiatori, sia dei tantissimi consulenti. «Per noi non è un cambiamento - ha detto Maurizio Bufi presidente di Anasf, l'associazione dei consulenti finanziari- . Non siamo quelli del mordi e fuggi, non siamo venditori di prodotto, per noi la consulenza si esplica attraverso una corretta pianificazione patrimoniale che tiene conto di tutte le aree d'interesse finanziario della clientela. Per noi Mifid 2, di fatto, renderà solo più trasparente il nostro operato».
La ricerca presentata da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, sembra confermare le idee di Bufi. Dalle analisi fatte emerge chiaramente come il rapporto di fiducia tra i risparmiatori e i loro consulenti si stia consolidando sempre di più. «I risparmiatori seguiti da consulenti - ha spiegato Noto - tendono a trarre più beneficio dagli investimenti che hanno sottoscritto, sia perché sono più consapevoli delle scelte effettuate, sia perché sono più preparati a gestire anche emotivamente le eventuali oscillazioni dei mercati».
Avere un consulente avrebbe come vantaggio aggiuntivo quello di poter beneficiare di una migliore educazione finanziaria. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati che Fare in onda questa sera alle 20.30 su TgCom24.leopoldo.gasbarro@me.com
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