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Mfe "assorbe" la Spagna e stringe sul polo europeo

La fusione: per ogni titolo iberico, sette azioni del gruppo. Pier Silvio Berlusconi: "Più solidi"

Mfe "assorbe" la Spagna e stringe sul polo europeo

Va al suo posto un altro tassello del disegno di Mfe-Mediaforeurope per un gruppo mediatico paneuropeo. Il cda di Mfe e di Mediaset Espana, infatti, ieri hanno approvato il progetto di fusione, al termine del quale il gruppo avrà il controllo totale delle attività spagnole e italiane, oltre a essere primo azionista in Germania del broadcaster quotato ProSieben-Sat1.

«Il progetto di fusione approvato oggi», ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, ceo di Mfe-Mediaforeurope, «nonostante le difficoltà causate dalla pandemia e dalla crisi economica generata dal conflitto in Ucraina, rappresenta un passo avanti nella costruzione di un polo televisivo europeo in grado di sostenere la competizione internazionale con maggiore solidità e dimensioni più adeguate». Con il via libera dei cda, il prossimo passaggio sarà l'approvazione dell'operazione da parte dell'assemblea degli azionisti delle società che avverrà entro il primo trimestre del 2023. Mfe propone ai detentori di azioni Mediaset Espana uno scambio con titoli Mfe: 7 azioni di Mfe «A» per ogni azione della società spagnola. Chi, invece, riterrà di non aderire alla proposta potrà esercitare il recesso avendo diritto a una somma cash pari a 3,26 euro per azione. Contestualmente, la società ha comunicato di aver approvato la cancellazione delle azioni acquistate nel contesto del programma di buyback 2022.

Il raggiungimento del 100% di Mediaset Espana dovrebbe accelerare - segnalano gli analisti di Banca Imi - l'integrazione e la realizzazione delle sinergie stimate in 55 milioni annue (60% da ricavo, 40% da costo). Il progetto di fusione arriva sei mesi dopo l'Opa che aveva raggiunto un tasso d'adesione dell'82,9%, al termine della quale Mfe era arrivata a controllare di fatto l'assemblea del gruppo spagnolo. Continua, quindi, il cammino verso «un nuovo gruppo di tv nazionali focalizzate sulla produzione di contenuti locali», prosegue Pier Silvio Berlusconi, «che potrà lavorare per costruire una piattaforma tecnologica e commerciale di grande scala a livello europeo». Il gruppo controllato da Fininvest potrebbe completare il quadro con una grande acquisizione all'estero, per la quale ha risorse in abbondanza, con accesso a linee di credito per circa un miliardo.

Ieri, intanto, la holding Mediaset ha ritirato il procedimento in corso da parte dell'Antitrust austriaca relativo all'autorizzazione a rafforzare la propria quota nella tedesca Prosiebensat.

Un passo che, in ogni caso, non è da attribuire alla volontà di una riduzione della quota, ma a quella di riorganizzare la partecipazione con meno strumenti derivati e più azioni ordinarie.

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