Maddalena Camera
Mondadori vuole crescere nei libri, dopo l'acquisizione della branch da Rcs, e nel digitale. Lo spiega l'ad Ernesto Mauri in occasione dell'assemblea degli azionisti della società. «Ci aspettiamo un primo trimestre positivo- ha detto Mauri- con ricavi pubblicitari in crescita nel settore digitale. Nei libri abbiamo scelto di ridurre il numero dei titoli, una scelta che crediamo ci darà la possibilità di aumentare la marginalità». Sul fronte dei periodici continua, invece, il calo della pubblicità. «I ricavi pubblicitari - ha spiegato Mauri- contano solo per il 6% del nostro fatturato sui periodici. Il calo, del 4%, è in linea con il mercato mentre nel digitale cresciamo di oltre il 10%». Le previsioni per il 2016 sono positive, con ricavi stabili dopo parecchi anni in flessione, a parità di perimetro.
Un capitolo a parte meritano invece le acquisizioni. «Con Rcs Libri puntiamo ad aumentare la marginalità- ha detto Mauri- in Mondadori abbiamo un margine del 13% mentre Rcs ha il 6%. Unendo le forze speriamo di raggiungere il 15%, al netto delle vendite di Marsilio e Bompiani». Le due case editrici che fanno parte di Rcs ma che dovranno essere vendute a causa dei vincoli Antitrust. «Per entrambe - ha spiegato Mauri- abbiamo molte offerte anche dall'estero. Dobbiamo valutare quale sia la migliore anche, ma non solo, dal punto di vista economico». Poi ci sono le acquisizioni. Mondadori punta all'acquisto delle testate digitali di Banzai dedicate al pubblico femminile. «La trattativa è in corso - sottolinea Mauri - abbiamo l'esclusiva fino al 30 aprile. A oggi non ci sono problemi particolari. Con Banzai diventeremmo immediatamente leader nel settore digitale, ha 18 milioni di visitatori unici mensili e con i nostri arriveremmo a 20. Un numero interessante visto che Google in Italia ne ha 23 milioni».
L'ad di Mondadori (+2,6% il titolo in Borsa) ha anche spiegato di essere favorevole alle «concentrazioni» in campo editoriale. E dunque sia all'operazione lanciata da Urbano Cairo su Rcs sia a quella tra la Repubblica (Gruppo Espresso), la Stampa e il Secolo XIX. Ieri intanto l'assemblea di Mondadori, presieduta da Marina Berlusconi, ha approvato il bilancio 2015 chiuso con un utile di 6,4 milioni.
Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e della holding Fininvest, ha commentato la multa da 51 milioni inflitta alla controllata Mediaset dall'Antitrust per la vicenda dei diritti televisivi sul calcio. «Mi sembra un provvedimento incredibile e ingiustamente punitivo- ha detto - per un'azienda che ha avuto il coraggio di investire, che ha creato valore, che ha rotto un monopolio e ha creato un'alternativa per il pubblico e per i tifosi che altrimenti non ci sarebbe stata».
Marina Berlusconi ha anche elogiato la vendita di Mediaset Premium, la pay tv del gruppo del Biscione, a Vivendi. «È la dimostrazione - ha concluso - del valore che Mediaset è stata in grado di creare partendo da zero».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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