A Montezemolo la divisa di Alitalia comincia già a stare troppo stretta

Circolano da giorni voci di una certa agitazione: Montezemolo non ha ottenuto gli spazi che auspicava

A Montezemolo la divisa di Alitalia comincia già a stare troppo stretta

Circolano da giorni voci di una certa agitazione da parte di Luca di Montezemolo, presidente della nuova Alitalia. Sarà per l'imminenza del Salone dell'auto di Ginevra, appuntamento clou quando era al volante di Ferrari (quest'anno, per la prima volta, non sarà lui a togliere il velo alla nuova Rossa); sarà per l'approssimarsi della stagione di F1 (ieri il «nemico» e suo successore a Maranello, Sergio Marchionne, ha seguito le prove della monoposto a Montmelò, in Spagna); sarà per la minore visibilità pubblica che l'incarico nella compagnia aerea gli garantisce; sarà per la consapevolezza che ricoprire il posto al vertice del Comitato promotore per le Olimpiadi di Roma 2024 richiederà, col tempo, un impegno sempre maggiore (e gli permettererà di esporsi e comunicare come gli piace); sarà anche per altre cose.

Di certo, nonostante le smentite arrivate ieri dal suo entourage (il cda di Alitalia lavora intensamente e con impegno), c'è comunque che Montezemolo, nonostante le laboriose trattative con James Hogan (ceo del partner forte Etihad), non ha ottenuto gli spazi che auspicava. I suoi amici di Abu Dhabi si sono rivelati degli ossi duri. E così c'è qualcuno che già azzarda un nuovo toto-presidente.

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