Ferrovie dello Stato accelera in direzione di Piazza Affari. Il debutto potrebbe essere la «bellissima sorpresa per il 2015», dice l'amministratore delegato Mauro Moretti: «Ne stiamo discutendo col nostro azionista, si tratta di risolvere problemi di carattere patrimoniale di poco conto». Il gruppo Fs, intanto, sta procedendo con lo scorporo della parte retail di Grandi Stazioni, quella cioè di maggior valore, e prevede di chiudere entro l'estate. Non sarà infatti un problema, secondo il supermanager, trovare compratori dato l'afflusso di gente in «stazioni come questa»: e indica Milano Centrale.
Manca poco poi all'ultima tranche del bond da 1,5 miliardi di euro, già collocato per 1,35 miliardi, con una emissione conclusiva da 150 milioni: poi «il gruppo valuterà nuove obbligazioni - spiega Moretti - legate al finanziamento del piano industriale, che prevede investimenti di circa 2,2 miliardi di euro all'anno in autofinanziamento».
I problemi sorgono invece dai ritardi nelle consegne dei nuovi convogli per i pendolari: i «Vivalto», su cui Fs ha investito 2,2 miliardi attraverso la controllata Trenitalia e destinati a Trenord, la joint venture con Ferrovie Nord in Lombardia. Ieri è stato consegnato il primo, alla Stazione Centrale di Milano, non senza polemiche: «Stiamo facendo 500 carrozze - si giustifica il numero uno di Ansaldo Breda, Maurizio Manfellotto - e siamo a poco meno di 200, credo che Moretti non sia arrabbiato». «Non sono arrabbiato, ma le imprese devono rispondere - replica Moretti -: è strabiliante che con questa domanda il settore ogni tanto dica di essere in crisi». Una crisi che vede per l'azienda del gruppo Finmeccanica, prossima ad essere ceduta, un possibile rosso da 500 milioni di euro, che il manager non ha nè confermato nè escluso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.