Con la multa da 2,4 miliardi di euro inflitta dalla Commissione europea a Google per abuso di posizione dominante, i soldi «torneranno ai cittadini europei». Lo ha detto ieri il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, in un'intervista su France Inter. Il colosso statunitense ha già detto che farà ricorso. Ma l'appello «non è sospensivo» e se la Commissione europea alla fine vincerà ci sarà «questo bel ritorno per i cittadini europei», ha sottolineato il commissario. Ciascuno dei tredici Stati membri coinvolti, ha aggiunto Vestager, avrà il suo contributo «pro rata».
Bruxelles ha accusato il gruppo di aver violato delle norme antitrust dell'Unione europea, dato che il colosso californiano del web ha abusato della sua posizione dominante come motore di ricerca, secondo la Dg Competition, conferendo un vantaggio illegale ad un altro suo prodotto, il servizio di comparazione dei prodotti da acquistare.
Google ha una posizione dominante nelle ricerche Internet in tutti i Paesi dello Spazio Economico Europeo (See) fin dal 2008, fatta eccezione per la Repubblica Ceca, dove la società di Mountain View è diventata dominante più tardi, nel 2011.
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