Coronavirus

Navigator, oltre allo stipendio garantito anche i 600 euro di bonus

Rimasti a casa durante l'emergenza Coronavirus, i tutor hanno continuato a percepire lo stipendio, che non ha subito decurtazioni. Oltre a ciò, molti hanno fatto richiesta per avere il bonus di 600 euro previsto per i collaboratori coordinati

Navigator, oltre allo stipendio garantito anche i 600 euro di bonus

Sembra che per i cosiddetti "navigator", figure professionali create ad hoc dai CinqueStelle, la crisi scatenata dall'emergenza Coronavirus non abbia comportato alcuna conseguenza di carattere economico.

Assunte con contratto dall'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) dopo il maxi-concorso tenutosi lo scorso anno, le circa 3mila persone avevano subito cominciato in salita il loro operato, tanto da risultare talvolta quasi superflue. Il compito dei navigator, infatti, consisteva e consiste tuttora nell'assistere i beneficiari del Reddito di cittadinanza, altra creatura grillina, ed aiutarli a trovare un mestiere fra quelli offerti dalle aziende partecipanti al programma.

Peccato che, fra avversità delle Regioni (lo stesso governatore della Campania Vincenzo De Luca li aveva fortemente osteggiati), banche dati inesistenti ed assenza di impiego, queste figure abbiano potuto fare ben poco. Il Reddito di cittadinanza ha quindi finito col diventare quello che è sotto gli occhi di tutti, fatte le dovute eccezioni.

Finiti a casa durante il periodo di lockdown del Paese imposto dal governo per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, i navigator hanno comunque continuato a percepire uno stipedio, al contrario di molti altri lavoratori (autonomi o dipendenti), che non hanno ricevuto un soldo ed ora si trovano in piena crisi.

In possesso di un contratto di co.co.co. (Contratto di collaborazione coordinata e continuativa) fino alla primavera del 2021, i fortunati hanno un compenso di circa 2mila euro mensili, per un totale di 28mila euro all'anno. Denaro che è stato percepito anche durante le fasi di chiusura di ogni attività produttiva non considerata servizio essenziale. Non solo. Pare che qualcuno abbia addirittura fatto richiesta all'Inps per ottenere i 600 euro di bonus messi a disposizione del governo per l'emergenza Coronavirus.

Come molti altri dipendenti, i navigator avrebbero potuto lavorare mediante smart working, ma dato che, come riporta il "Messaggero", tramite il decreto Cura Italia varato dall'esecutivo sono stati temporaneamente messi da parte gli obblighi ai quali dovevano attenersi i beneficiari del Rdc, ossia presentarsi ai colloqui fino all'individuazione di un lavoro, la presenza dei tutor è risultata praticamente inutile.

Nonostante ciò, le figure professionali ideate da Domenico Parisi, docente arrivato direttamente dagli Usa su richiesta di Luigi Di Maio, hanno continuato ad intascare il loro stipendio, che non ha subito alcuna decurtazione. Non contenti, alcuni di loro hanno anche protestato per non perdere il rimborso spese di 300 euro previsto per coprire i costi di eventuali spostamenti. Spostamenti praticamente assenti, considerato il lungo periodo di lockdown.

La professione del navigator, in ogni caso, sembra non avere un futuro garantito.

Nel governo si parla già di riforme, e tutta l'attenzione pare essere rivolta sulla nuova figura degli "assistenti civici".

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